ZUCCHI, Cino
Architetto e designer, nato a Milano il 14 dicembre 1955. Figura di spicco nel panorama contemporaneo italiano e internazionale, la sua ricerca mira a indagare soluzioni spaziali che integrino l’innovazione con la complessità fisica e storica dei contesti. Ha ricevuto diversi riconoscimenti prestigiosi, fra i quali lo European Union prize for contemporary architecture, il Mies van der Rohe award nel 2001, 2005, 2009 e 2013, il Piranesi award del 2001, la Medaglia d’oro all’architettura italiana 19952003, 2004-2006, 2009 e 2012, il Premio Wienerberger Brick award del 2004 e l’ECOLA award (European COnference of Leading Architects) nel 2008.
Laureatosi in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1979, dopo aver conseguito il Bachelor of science in art and design presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Cambridge, nel 1978 ha aperto a Milano lo studio Cino Zucchi Architetti (CZA) con cui opera, a livello internazionale, nella progettazione urbanistica e nell’edilizia residenziale, commerciale e terziaria, ripensando la lezione dei maggiori maestri della modernità italiana del dopoguerrra alla luce della sua sensibilità per le ricerche linguistiche contemporanee.
Dal 1980 Z. ha affiancato alla professione un’intensa attività didattica e di ricerca come professore ordinario di Composizione architettonica e urbana presso il Politecnico di Milano e visiting professor in prestigiose università quali la Graduate School of design della Harvard University, la Syracuse University nella sede di Firenze, l’ETH (Eidgenössische Technische Hochschule) di Zurigo e la Universidad Politécnica di Madrid. Membro, dal 1996, del forum della rivista «Lotus international», ha pubblicato numerosi saggi sulle maggiori riviste internazionali; ha partecipato all’organizzazione
e all’allestimento della XV, XVI, XVIII e XIX Triennale di Milano ed è stato membro del comitato scientifico della XXI Triennale nel 2016. Il suo lavoro è stato esposto alla VI, VIII, XII e XIII Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia: l’installazione Copycat. Empathy and envy as form-makers, realizzata alle Corderie dell’Arsenale, ha ricevuto la menzione speciale della giuria nel 2012. Su incarico del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo è stato nominato curatore del Padiglione Italia alla XIV Biennale di Venezia del 2014. A partire dallo stesso anno è membro del Consiglio scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana.
Fra i molti progetti significativi realizzati, sono da segnalare: il recupero urbano e la variante urbanistica dell’area industriale ex Junghans, sull’isola veneziana della Giudecca, un lavoro presentato nel 1997 cui sono stati assegnati numerosi premi nazionali e internazionali; su tale piano, lo studio CZA ha portato a termine diverse strutture nel 2002; gli edifici residenziali e per uffici per il settore dell’area ex Alfa Romeo del Portello a Milano, realizzati a partire dal 2007; la sede Salewa a Bolzano (2007), progettata con Park Associati, che comprende un grande magazzino, uffici, un centro di ricerca, un asilo, una caffetteria e la palestra di arrampicata più grande d’Italia (una delle maggiori in Europa); la chiesa della Resurrezione di Gesù, a Sesto San Giovanni (2010); l’edificio per uffici dell’agenzia di comunicazione del gruppo WPP e della società GroupM ad Assago, Milano, completato nel 2011; l’edificio residenziale Corte verde, realizzato nell’area milanese di Porta Nuova nel 2013; la ristrutturazione e l’ampliamento del Museo nazionale dell’automobile a Torino, inaugurato nel 2014; il nuovo masterplan per l’estesa area di Keski Pasila a Helsinki, uno studio iniziato nel 2010 il cui completamento è previsto per il 2040; il ridisegno del nuovo quartiere Cornaredo a Lugano (2008-15), frutto di un concorso di idee vinto nel 2004; il nuovo centro direzionale Lavazza a Torino, un concorso vinto nel 2010 la cui realizzazione, prevista per il 2016, è stata ritardata dalla scoperta dei resti di una basilica paleocristiana risalente al 3°-4° sec. dopo Cristo.
Bibliografia: «Area», 2012, 125, nr. monografico: Cino Zucchi. CZA; Cino Zucchi. Copycat, Venezia 2012; Cino Zucchi. Inspiration and process in architecture, ed. N. Bassoli, F. Serrazanetti, M. Schubert, Milano 2012.