CINQ-MARS, Henri-Coiffier detto Ruzé d'Effiat, marchese di
Gentiluomo francese; nacque nel 1620 da un diplomatico devoto al cardinale di Richelieu. Questi lo introdusse diciottenne alla corte del re Luigi XIII, che lo prese in gran simpatia e lo nominò gran mastro della Guardaroba e poi grande scudiero. Ma il giovane fu indotto a considerare con ripugnanza il compito affidatogli dal cardinale di riferirgli tutte le confidenze che gli erano fatte dal re. S'innamorò poi della principessa Maria Gonzaga futura regina di Polonia, e avrebbe voluto sposarla, ma il disegno fu avversato dal Richelieu. Il C.-M., umiliato, passò dalla parte degli avversarî del ministro, quali erano Gastone d'Orléans, fratello del re, e il duca di Bouillon. Vi è ragione di credere che il re stesso favorisse nel suo intimo il disegno del C.-M. di abbattere e soppiantare il cardinale; ma certo non ebbe il coraggio di affrontare quest'ultimo. Dal canto loro i tre cospiratori non seppero profittare della malattia del cardinale; forse il C.-M. esitò a fare uccidere il suo antico benefattore. Ma questi, avuta una copia del trattato segreto concluso dal C.-M. con la Spagna, ottenne dal re la facoltà di far tradurre in giudizio il C.-M., che fu decapitato a Lione il 12 settembre 1642. Il tragico destino del C.-M. offrì la materia alla narrazione romanzesca di Alfred de Vigny, pubblicata nel 1827, ed è l'argomento di un quadro di Delacroix.
Bibl.: Comte de Brienne, Mémoires nella collez. Michaud e Poujoulat, s. 3ª, III, Parigi 1835 segg.; G. Hanotaux, Histoire du cardinal de Richelieu, Parigi 1893.