cinquecento
. Il numerale cardinale compare tre volte nel Convivio e tre nella Commedia. In Cv II XIII 11 e IV VIII 7 serve a indicare la misura del diametro de la terra che è sei milia cinquecento miglia (semilia cinquecento nel secondo caso). Indica una distanza approssimativa (o poco dal più al meno), in III V 10 spazio di settemila cinquecento miglia. In Pg XXI 68 Stazio spiega a D. d'esser giaciuto a questa doglia [la pena degli avari e prodighi nella quinta cornice] / cinquecent'anni e più, dopo aver soggiornato, come aggiungerà dopo (XXII 93) per quattrocento anni nella cornice degli accidiosi (trecento li avrà dunque passati nell'Antipurgatorio). In Pd XVI 37 Cacciaguida, per indicare l'anno della sua nascita, dice che da quel dì che fu detto ‛ Ave ' al giorno in cui sua madre s'alleviò di lui ond'era grave, Marte (questo foco) entrò in congiunzione con la costellazione del Leone cinquecento cinquanta / e trenta fiate, ovverosia 580 volte; il che, poiché Marte si congiunge col Leone ogni due anni circa (secondo Alfragano), vuol dire che erano passati 1091 anni.
Infine, in Pg XXXIII 43 figura un cinquecento diece e cinque, / messo di Dio; ma per la complessa questione v. la voce seguente.