cinto
. Questo sostantivo, al pari di tutti i termini della famiglia di ‛ cingere ', è di uso esclusivamente ‛ comico ', quindi ristretto al poema e per giunta di scarso rilievo, almeno quantitativamente.
Ci si deve infatti riferire ad appena due passi: Pg XXIX 78 in quei colori / onde fa l'arco il Sole e Delia il cinto, dove sta per " alone ", in rapporto alla luna; e Pd XXIX 5 infin che l'uno e l'altro [il sole e la luna] da quel cinto, / cambiando l'emisperio, si dilibra, " si svincola dalla linea dell'orizzonte, scendendo sotto di essa o salendo sopra ": vi equivale dunque a ‛ zona ' o " cintura " (tale è per essi l'orizzonte al momento del plenilunio), non esorbitando neppure in questo caso da un lessico astronomico.