CIPPER (anche Zipper e Cipri), Giacomo Francesco, detto il Todeschini
Pittore d'origine tedesca operante specialmente nell'Italia settentrionale nei primi decennî del '700. L'aderenza a formule di realismo nordico e la lezione del naturalismo epidermico di Pietro Bellotto, insieme con quella tanto più viva contenuta nelle opere di tradizione ormai italiana di Monsù Bernardo Caille (già attribuite ad Antonio Amorosi) contribuirono alla formazione del gusto analitico ed episodico della scena di genere del T., realizzato in una pittura magra ma efficacemente descrittiva. Il T. firmò e datò opere dal 1705 (Scena zingaresca, Milano, Raccolta Geri) al 1736 (lo Studio del pittore, Hampton Court, Galleria): tra questi due capisaldi si inseriscono opere di cui le più notevoli sono i Cacciatori e i Fruttivendoli della Galleria comunale Campori di Modena, l'Arrotino e la Zingara chiromante del Johanneum di Graz, il Concerto zingaresco della raccolta Peloso a Novi Ligure, la Carità della raccolta Planiscig di Vienna, la Scena di genere della Galleria nazionale di Londra. La produzione del T., svolta in parte nel Bergamasco, fu un elemento essenziale per la cultura artistica del Ceruti, che portò a risultati ben più alti e unitarî il gusto della scena di genere.
Bibl.: W. Arslan, Del Todeschini e di qualche pittore affine, in L'Arte, XXXVI (1933), pp. 255-77 (con bibl.).