Albero (Cupressus sempervirens; v. fig.) delle Cupressacee, conifera originaria della regione mediterranea orientale, introdotta in Italia all’epoca romana. Nella sua variante pyramidalis (fig. B), con rami eretti, derivata dalla coltura, è largamente usato come pianta ornamentale, in parchi e cimiteri. Il c. è di lento accrescimento, ma raggiunge età millenaria. Dà un legname resinoso, duro e compatto, resistente ad agenti atmosferici e a insetti, adatto per costruzioni sia in ambiente secco che umido, per mobili, per telai di porte e di finestre ecc. I galbuli hanno proprietà medicinali. C. esotici introdotti negli arboreti sono: Cupressus macrocarpa della California e Cupressus lusitanica del Messico e Guatemala.
Olio di c. Olio essenziale che si ottiene per distillazione delle foglie dei ramoscelli giovani del Cupressus sempervirens; è un liquido giallo volatile di odore caratteristico di c., solubile in alcol, in etere e in cloroformio, contiene δ-pinene, cimene, δ-canfene, furfurolo, cedrolo (o canfora di c.) ecc.; è impiegato contro le affezioni delle vie respiratorie.