CIRCEI
Fu colonia di diritto latino, fondata dai Romani nel 393 a. C. (Diod., XIV, 102, 4) nel pieno del territorio volsco e sull'omonimo promontorio. Fu tra le dodici città latine che rifiutarono contingenti durante la guerra annibalica. Non ricevette la cittadinanza che al tempo della guerra sociale e fu, allora, municipio.
La città antica era nel sito stesso del moderno paese di S. Felice; di essa non restano che pochi avanzi delle mura di cinta; l'acropoli invece sorgeva su una groppa del monte, alta circa 300 metri s. m. e ben fortificata, come si vede ancora oggi, da poderose mura in opera poligonale. Sulla vetta massima del monte (m. 451 s. m.) una spianata artificiale sosteneva il tempio della maga Circe. È errato però che il nome del promontorio derivi dalla leggenda della sosta di Ulisse; l'origine di esso va ricercata nella stessa configurazione del monte, rotondo (κίρκος, circus) e quasi isolato nel mare. Numerosi monumenti sono sparsi nel suo territorio, tra cui molte ville di età repubblicana e la grande villa di Domiziano sul lago di Paola. Questo lago è messo da un canale in muratura in comunicazione col mare e presso di esso, nell'Impero, si formò una sezione commerciale della città, nota da alcune iscrizioni.
Bibl.: G. Capponi, Il Promontorio Circeo illustrato con la storia, Velletri 1856; Th. Ashby, Monte circeo, in Mélanges de l'École Française de Rome, XXV (1905), pp. 147-209; Corpus Inscr. Lat., X, 6422 segg.; H. Nissen, Ital. Landesk., II, Berlino 1902, pp. 636-637; Forma Italie, reg. I, I, 2.