qualita, circoli della
qualità, circoli della Gruppi di lavoro a cui partecipano tutti i dipendenti di un’azienda, dal dirigente all’operaio, costituiti al fine di risolvere problemi e, soprattutto, di migliorare la q. dei processi e dei prodotti. Il concetto di circoli della q., elaborato in Giappone negli anni 1950, e sistematizzato in particolare dall’ingegnere giapponese Kaoru Ishikawa, è stato introdotto in Occidente solo negli anni 1970. ● Durante le sessioni di lavoro dei circoli della q. si attua una sorta di brainstorming, in cui ciascun partecipante utilizza le tecniche del problem solving per affrontare aspetti quotidiani dell’attività produttiva o gestionale. Perché i circoli funzionino, occorre il coinvolgimento e il supporto del top management, la partecipazione volontaria di tutti e la condivisione di informazioni e conoscenze. I circoli della q. consentono di incrementare le capacità gestionali e la leadership dei responsabili di un settore aziendale, di creare un ambiente favorevole al miglioramento, di aumentare la collaborazione tra gli attori di un processo e di trovare soluzioni creative a problemi pratici partendo dal livello operativo dell’organizzazione. Considerate le loro caratteristiche e la partecipazione su base volontaria, i circoli della q. non hanno alcun potere gerarchico all’interno della struttura organizzativa e sulla catena di comando correlata.