CIRILLO di Gerusalemme, san
Nacque verso il 315 a Gerusalemme o nei dintorni, e nel 348 fu eletto vescovo di quella città. A causa della lotta da lui sostenuta contro l'arianesimo dovette andare in esilio tre volte, sotto gl'imperatori Costanzo, Giuliano l'Apostata e Valente: l'ultima volta dal 367 al 378. Ritornato a Gerusalemme poté attendere con relativa calma al suo ministero; morì il 18 marzo del 386. Di lui rimangono una lettera all'imperatore Costanzo, in cui descrive l'apparizione di una croce a Gerusalemme sul Calvario, un'omelia, e, l'opera più importante, 24 Catechesi, istruzioni ai battezzandi e neobattezzati. Quest'opera sotto l'aspetto teologico, storico, archeologico e liturgico ha un'eccezionale importanza, ed è fonte di preziose notizie.
L'edizione di G. Morell (Parigi 1564) è incompleta; la prima completa è di J. Prévot (Parigi 1608), seguita da quella di Th. Milles (Londra 1703); il Migne, Patrol. graeca, XXXIII, ristampa quella del Touttée (Parigi 1720); critiche sono le edizioni di G. C. Reischl e J. Rupp, completa in 2 volumi (Monaco 1848-1860) e di D. Cleophas e F. Alexandrides, parziale in 2 volumi (Gerusalemme 1867-1868).
Bibl.: Prolegomeni del Touttée alla sua ediz.: inoltre G. Delacroix, Saint Cyrille de Jérusalem, sa vie et ses oeuvres, Parigi 1865; J. Mader, Der hl. Cyrillus, Bischof von Jer,. Einsiedeln 1891.