Cirra
. Antica città della Focide, sul golfo di Corinto, non lungi da Delfi. Si sviluppò come porto dell'antica Crisa, e, sebbene distrutta più volte, mantenne la sua importanza anche in età romana. Intimamente collegata con Delfi, il suo nome fu usato sovente in connessione con l'oracolo delfico, o anche a significare Apollo vaticinante (Lucan. V 95-96 " totius pars magna Iouis Cirrhaea per antra / exit "; Giovenale Sat. XIII 79 " Cirrhaei spicula vatis "; Stazio Theb. III 106-107 " et nemorum Dodona parens Cirrhaeaque virgo / audebit tacito populos suspendere Phoebo "; 454-455 " dubium, cui pronus Apollo, / oraque Cirrhaea satiarit largius unda "; 474-475 " non Cirrha deum promiserit antro certius "). In Pd I 36 Poca favilla gran fiamma seconda: / forse di retro a me con miglior voci / si pregherà perché Cirra risponda, C. si può intendere come Apòllo, e così intende la gran parte dei commentatori, o come l'oracolo delfico.
Nella tarda tradizione il toponimo C. fu usato per indicare uno dei gioghi del Parnaso (Pd I 16-18); per la questione si veda PARNASO.