cisgenico
(cis-genico), s. m. e agg. Il metodo di modificazione genica che prevede l’innesto di geni affini a quelli dell’organismo nel quale vengono impiantati; che ha subito tale trattamento di modificazione.
• Tecnicamente sono definiti organismi transgenici quegli organismi in cui i geni inseriti provengono da specie diverse. Mentre si indicano come organismi cisgenici quelli in cui si modificano o integrano geni appartenenti alla pianta stessa o a specie correlate. (Tribuna Novarese, 20 febbraio 2009, p. 15, I Fatti dell’Economia) • Gli scienziati sono in grado di trasferire nelle piante geni provenienti da altri organismi, oppure all’interno della stessa specie (da una patata a un altro tipo di patata), o di modificare il genoma della pianta senza introdurre nuovi geni. Sono le tecniche del trans-genico, del cis-genico e della correzione del genoma (o evoluzione guidata). L’alternativa è pregare che una pianta migliore appaia spontaneamente e alla svelta. (Elena Cattaneo, Repubblica, 3 luglio 2015, p. 29, Cronaca) • i prodotti «cisgenici» o ottenuti per «genome editing», non essendo realizzati con inserimenti estranei a quelli propri della specie, non appaiono distinguibili da prodotti ottenuti per incrocio tradizionale. E in più gli studiosi fanno notare che queste tecniche permettono di migliorare le performance anche rispetto alla resistenza alle malattie. Tra le colture coinvolte nella ricerca ci sono pomodoro, pesco, albicocco, agrumi, frumento, melanzana, melo, ciliegio e pioppo. (Francesco Di Frischia, Corriere della sera, 11 gennaio 2016, p. 23, Cronache).
- Derivato dall’agg. genico con l’aggiunta del prefisso cis-.