Città di Castello
Quando lo Stato fiorentino conquistò Arezzo (1384) e Sansepolcro (1441), C. di C. diventò una enclave indipendente al confine fra la Toscana e i territori pontifici. Oggetto delle mire signorili dei condottieri Niccolò e Carlo Fortebracci (Istorie fiorentine V iii e VIII xv), la città si mantenne autonoma grazie all’appoggio di Firenze (V xxxi). Nel 1440 la famiglia Vitelli fu investita del vicariato papale su C. di C., ma la sua egemonia fu ostacolata dalla fazione rivale dei Giustini (VIII xv). Una svolta importante si verificò nel 1474, allorché le truppe di papa Sisto IV conquistarono la città, cacciando i Vitelli, che pur contavano sulla protezione fiorentina (VII xxxi): appariva chiaro, così, che il controllo dell’area era una componente della crescente tensione che opponeva il papato a Firenze. Nel giugno 1482 un contingente fiorentino riportò al potere Niccolò Vitelli (VIII xxiii), che demolì le due rocche fatte costruire dal papa, «giudicando non la fortezza, ma la benivolenza del popolo lo avesse a tenere in quello stato» (Discorsi II xxiv 26); lo stesso motivo in Ghiribizzi al Soderino (Lettere, p. 136) e in Principe xx 25. Il successivo rasserenamento delle relazioni con Sisto IV indusse Firenze ad abbandonare C. di C. al suo destino pontificio (Istorie fiorentine VIII xxvii), anche se Lorenzo il Magnifico seguitava a mantenere rapporti di clientela con gli uomini d’arme tifernati (VIII xxxvi), spesso assoldati al servizio fiorentino.
Nelle Legazioni, M. menziona la città in riferimento agli spostamenti dell’esercito di Cesare Borgia, nelle settimane che seguirono la Dieta della Magione (per es., M. ai Dieci, da Imola, 28 nov. 1502); dopo l’uccisione di Vitellozzo Vitelli (1° genn. 1503), C. di C. fu conquistata nel gennaio 1503 dal duca Valentino (M. ai Dieci, da Gualdo Tadino, 6 genn. 1503). In seguito, all’epoca di Giulio II, C. di C. fu definitivamente inclusa nei domini pontifici; i Vitelli, alleati di papa Della Rovere, conservarono in città un ruolo eminente, che mantennero nel corso del 16° secolo.
Bibliografia: G. Nicasi, La famiglia Vitelli di Città di Castello e la Repubblica fiorentina fino al 1504, Perugia 1916.