citta metropolitana
città metropolitana loc. s.le f. Ente locale, detto di «area vasta», che gode di poteri amministrativi e autonomia organizzativa, istituito dalla legge costituzionale n. 3/2001.
• Gli imprenditori tornano a ribadire la necessità di abolire le Provincie senza moltiplicare le città metropolitane (dalle 10 originarie si è già arrivati a 18) e di riorganizzare l’amministrazione periferica, aumentando la soglia dimensionale dei piccoli Comuni (elevandola almeno a 5.000 abitanti). Insomma va riscritto il Titolo V della Costituzione, che ha creato, dice sempre Confindustria, un «federalismo della complicazione», che ha indebolito il governo centrale su fronti strategici come le infrastrutture e l’energia. (Umberto Mancini, Messaggero, 16 febbraio 2014, p. 5, Primo Piano) • Nei cinque maggiori centri al voto, oltre che a Cagliari, chi uscirà vincitore dalle urne del capoluogo sarà anche il nuovo sindaco della Città metropolitana, l’ente che ha sostituito le Province con la promessa di rappresentare il cuore strategico nella gestione dello sviluppo delle aree urbane. Per ora, però, la Città metropolitana rimane confinata ai margini del dibattito, lontanissima dai radar dei non addetti ai lavori: un destino inevitabile, perché le Città metropolitane sono «strategiche» nella legge Delrio, ma non nelle norme di finanza pubblica, che finora le hanno condannate a una convivenza forzata con le Province corretta solo in parte dall’ultima manovra. (G[ianni] Tr[ovati], Sole 24 Ore, 9 maggio 2016, p. 4) • ci sono temi importanti che non possono aspettare ancora mesi e mesi per essere affrontati. Un esempio: le città metropolitane. Intuizione giusta, ma oggi si trovano in condizioni di immobilismo e sostanziale inutilità. Serve al più presto una norma che ne chiarisca poteri e risorse, perché non possiamo continuare ad essere un Paese di riforme annunciate e lasciate a metà. (Giuseppe Sala, Corriere della sera, 15 gennaio 2017, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal s. f. inv. città e dall’agg. metropolitano.
- Già attestato nella Repubblica del 1° dicembre 1989, p. 16, Politica.