ciuffetto
. " Quella ciocca di capelli ch'è sopra la fronte " (Venturi), in If XXVIII 33 Alì, / fesso nel volto dal mento al ciuffetto; ma qui metonimicamente per " fronte ". Il vocabolo è un esempio di diminutivo (da ‛ ciuffo ') in cui il suffisso è neutralizzato e determinato dalla rima (cfr. la trattazione sul volgare di D., in Appendice, nel capitolo dedicato alla formazione delle parole). Del resto la parola, nella forma in cui appare in D., compare anche in diversi rimatori, e persino prosatori, del Trecento, nei quali non ha mai valore diminutivo o vezzeggiativo, semmai un tono tra popolaresco e familiare. In D. può avere una sfumatura ironica. L'intera frase vale: " col volto segnato da una ferita che va dal mento alla fronte ".