CIUKCI
. È il popolo più numeroso (12.000 individui) del gruppo dei paleosiberiani orientali (v. paleoasiatici) e, dopo i Jakuti, la più attiva delle popolazioni artiche dell'Asia. Esso ha tenuto testa e respinto non solo le tribù vicine, ma, per molto tempo, anche i Russi, tanto che vi sono ancora degl'insediamenti ciukci dove non è stato mai visto un europeo. I Ciukci si distinguono in una maggioranza di allevatori di renne, nomadi, che abitano nell'interno, e in una minoranza di pescatori che vivono sulle coste del Mare Glaciale Artico e del Pacifico. Il termine Ciukci viene da ciauciu, cioè "ricchi di renne", nome che si dànno tanto i Ciukci quanto i Coriaki nomadi.
La caratteristica dei Ciukci è l'allevamento delle renne. Ciò che distingue principalmente la vita dei popoli artici dell'Eurasia da quelli d'America è che i primi addomesticano la renna, mentre i secondi non sanno che cacciarla. I Ciukci dispongono di mandrie enormi, a volte di migliaia di capi, tanto che la renna costituisce la base del sostentamento non solo dei Ciukci nomadi, ma anche di quelli marittimi e della popolazione russa di quelle regioni. Però queste renne sono le meno addomesticate: è assolutamente impossibile mungerle e ugualmente difficile bardarle; tanto più che i cani non sono di aiuto alla domesticità. Si suppone che i Ciukci e i Coriaki non abbiano introdotto presso di loro la renna che i vicini Tungusi avevano addomesticata, ma che abbiano proceduto per imitazione a una semi-addomesticazione della renna selvatica dell'estrema Siberia orientale. Tale ipotesi è assai attendibile tanto più che la renna dei Ciukci è una varietà diversa da quella dei Tungusi. Il cane serve pure al traino delle slitte: la slitta (v.) dei Ciukci è quella di tipo asiatico, sollevata, e il suo ponte fatto di assicelle incrociate posa sopra sostegni fissati nei pattini. Ciascuno di questi è rialzato anteriormente e per mezzo di un pezzo riportato raggiunge il piano del ponte. Ciò riguarda la slitta da renna: quella da cani è generalmente più bassa e si distingue per un arco orizzontale che riunisce le parti anteriori rialzate dei pattini.
I Ciukci si servono di sci che appartengono al tipo asiatico largo (v. sci). Con molta probabilità lo sci è veramente un prodotto della cultura corrispondente all'allevamento della renna, giacché esso (v. caccia) ha una parte notevole nell'inseguimento di questo animale, che si tratta spesso non di uccidere ma di catturare.
I Ciukci formavano probabilmente in passato dei clan, ma quelli che attualmente portano questo nome non sono che aggruppamenti territoriali o di accampamento, poiché la famiglia è l'unità sociale. Per quanto non vi sia un vocabolo che significhi ragazza o vergine, molte giovanette si sposano vergini e i Ciukci possono dirsi, nel complesso, di costumi più corretti degli Jukaghiri (v.). L'endogamia è la regola, nel senso che solo i matrimonî fra i gradi più prossimi di parenti sono proibiti e che quelli fra cugini sono i più frequenti. La donna non viene comperata e i Ciukci criticano per questo i loro vicini Tungusi e Jacuti. Colui che corteggia una ragazza deve lavorare presso il futuro suocero per un periodo di tempo che va da uno a tre anni, almeno per il primo matrimonio, perché i divorzî sono facilissimi e molto frequenti. La poligamia è permessa ma è poco frequente.
Un'altra istituzione diffusa in tutto il popolo è il matrimonio per gruppi: per un gruppo di una dozzina di coppie le mogli e i mariti sono in comune; siccome però avviene talora che nel gruppo si ricevono anche stranieri (Tungusi, Russi, Eschimesi), sorge il dubbio che questa forma di unione sia secondaria, dovuta al fatto che gli uomini nei loro spostamenti desiderano trovare donne a loro disposizione. Esiste pure la prostituzione d'ospitalità, ma sembra molto secondaria e meno sviluppata del matrimonio per gruppi. L'istituzione del levirato regna in tutta la popolazione e l'organizzazione generale della società è patriarcale.
Fra gli elementi della loro cultura materiale i Ciukci possiedono il propulsore, tanto caratteristico del ciclo culturale del totem; la loro capanna potrebbe pure essere derivata dalla dimora cilindrica dello stesso ciclo. Non vi sono tuttavia altri elementi che richiamino la cultura totemica, giacché l'esistenza dei clan non è accertata ed essi possono non essere stati totemici. Per contro l'allevamento della renna, il patriarcato e la grande famiglia sono gli elementi dominanti della loro organizzazione. La cultura dei Ciukci si collega perciò alla forma artica del ciclo culturale pastorale.
Vedi paleoasiatici.
Lingua. - La lingua ciukcia appartiene al gruppo delle lingue paleoasiatiche; è molto uniforme, cosicché non si possono fare distinzioni dialettali; il ciukcio delle sponde del Pacifico è perfettamente uguale, secondo Bogoraz, a quello degli allevatori di renne della regione del fiume Kolyma. È molto affine al coriako e al camciadalo.
Bibl.: L. Radloff, Über die Sprache der Tschuktschen, in Mém. de l'Acad. de St. petersburg, s. 7ª, III, n. 10, 1861; Bogoraz, Wald. Obrasči materialov poječenijo čukotskago dzykai folklora, sobraiiyh v Kolymskom okruge, nell'Izvestia Imp. Akad. Nauk, X, marzo 1899, p. 3; Materialy po izučeniju čukotskago jazyka i folklora, sobrannie v Kolymskom ikryg, 1900; Chukchee Mythology, Leida 1914, e specialmente la bella grammatica comparativa del ciukcio, coriako e camciadalo pubblicata dal Bogoraz nel vol. II (pp. 639-903) dello Handbook of american indian languages di Fr. Boas, Washington 1922.