TUMULI, Civiltà dei
Apparsa nel corso del XV sec. a. C. ebbe una durata di circa due secoli ed insieme a culture finitime (Aunjetitz, Armoricana) caratterizza il periodo del Bronzo medio (II o b) dell'Europa centro-occidentale.
Rari gli stanziamenti, mentre numerose sono le necropoli: i defunti venivano inumati in posizione distesa a fior di terra e le sepolture, generalmente singole, talvolta multiple, erano contrassegnate da tumuli. I casi di cremazione dapprima sono rari ma, col trascorrere del tempo, divengono più numerosi. Non si riconoscono distinzioni di classi. I tumuli sono localizzati nell'area di Haguenau (Alsazia), nel Lussemburgo, nella Francia settentrionale, in Polonia, nella Svizzera, nella Germania meridionale e centro-meridionale, ma le influenze culturali si fanno sentire anche più ad oriente.
Si ritiene che le genti dei tumuli vivessero in zone boscose e fossero dedite alla pastorizia ed alla caccia tenendo in soggezione i villaggi agricoli delle vallate. I reperti ceramici comprendono brocche, ciotole, anfore e vasi muniti di piedistallo o base ad anello. I materiali permettono di riconoscere squenze cronologiche e varianti locali. Nella zona bavarese prevale la decorazione a zig-zag e a triangoli alternati, nella Boemia linee e disegni floreali incisi. Verso la fine del periodo dei tumuli compare un'ornamentazione formata da triangoli penduli riempiti di linee incise e caratteristiche decorazioni plastiche a tubercoli che richiamano i chiodetti metallici. Frequenti gli spilloni di bronzo con testa a sigillo, altri con estremità a ruota o lavorati a traforo. La produzione metallica più ricca riguarda le armi: si tratta di daghe, pugnali, spade, tutte di forma allungata, munite di costolatura centrale e provviste di chiodetti. Quando l'impugnatura di una spada era fusa in un sol pezzo con la lama, a perpetuare la tradizione erano presenti chiodetti ornamentali. Numerose le punte di lancia e le cuspidi di freccia in bronzo con codolo a canale, come, parimenti in bronzo, le teste di mazza di forme diverse. Gli ornamenti abbondano: anzitutto i tutuli, piccole borchie in bronzo e oro, spesso decorate, da fissare sui tessuti come guarnizione e, forse, come difesa dai colpi. Molti i pendagli, i grani in vetro e ambra, i braccialetti ornati con incisioni, appendici bronzee o avvolte in serie, queste ultime già conosciute nella cultura di Aunjetitz (v.). In un periodo tardo appaiono sui braccialetti nervature o lobi. Il bronzo veniva usato anche per oggetti di uso corrente quali le accette con i margini di arresto, i coltelli di varie forme, spesso con nervature di rafforzo, i rasoi a lama larga ed appuntita, le pinze. La cultura dei tumuli sviluppatasi indipendentemente dalla cultura di Aunjetitz ma in parte ad essa parallela, possiede di questa alcuni elementi: bronzi delle due culture si rinvengono insieme in alcuni ripostigli.
Con il sorgere di un nuovo focolare metallurgico nella Slesia, con cui si è soliti dare inizio al Bronzo tardo (III o c) e con l'apparizione di un nuovo rito funebre (v. urne, campi di), si fa terminare la cultura dei tumuli i cui influssi perdurano però a lungo (v. Hallstatt, civiltà di).
Bibl.: J. Déchelette, Manuel d'Archéologie préhistorique, celtique et gallo-romaine, Parigi 1924, vol. II, p. 133 s.; F. A. Schaeffer, Les tertres funéraires préhistoriques dans la Forêt de Haguenau, I, Haguenau 1926; Reallexicon der Vorgeschichte (M. Ebert éd.), VI, Berlino 1925, p. 32 ss.; V. Gordon Childe, The Danube in Prehistory, Oxford 1929, p. 296 ss.; F. Holste, Die Bronzezeit in Süd- und Westdeutschland, Berlino 1953; L'Âge du Bronze en Suisse, Cahier 2 de la Société Suisse de Préhistoire, Zurigo, ottobre 1956, pp. 3-4; 11 ss.; N. K. Sandars, Bronze Age Cultures in France, Cambridge 1957, p. 66 ss.; F. C. Hibben, Prehistoric Man in Europe, Oklahoma 1958, p. 205 ss.; J. Briard, L'Âge du Bronze, Parigi 1959 p. 73 ss.; V. Gordon Childe, The Bronze Age, Londra 1963, p. 173 ss.