HAMANGIA, Civiltà di
Prende nome da una importante stazione neolitica del periodo antico e medio, situata presso il villaggio di Baia, in Dobrugia (Romania). L'area di diffusione della civiltà di H. comprende, oltre la Dobrugia, la Bulgaria nord-orientale a N di Burgas.
Le comunità tribali di questa cultura si stanziavano presso i fiumi, in riva al mare o ai laghi, sulle basse terrazze del Danubio, come ad esempio a Cernavoda sulla riva destra del Danubio e a volte anche in grotte (Gura Dobrogei). È a Cernavoda che è stata scoperta, vicino a un'importante stazione, una necropoli a inumazione - l'unica di questa cultura - con un ricco materiale concomitante (scavi 1954-59).
Le abitazioni sono semplici capanne sul livello del suolo o interrate. L'utensile principale è l'ascia di pietra levigata, di forma trapezoidale. Gli utensili di selce sono fedeli alla tradizione mesolitica-microlitica. Il rame è usato solo per gli ornamenti - vaghi di collane e braccialetti: questi ultimi sono lavorati anche in marmo e in conchiglie (Spondylus). La ceramica, che costituisce l'elemento più caratteristico, si divide in due gruppi: il primo, di tecnica più primitiva, è decorato con linee profondamente incise a crudo, con rilievi e, a volte, con decorazioni impresse a crudo della tecnica a cardium (v. cardiale, decorazione); il secondo gruppo invece comprende vasi di tecnica superiore - coppe, ciotole, tazze, coppe ad alto piede, ecc. - ornati da motivi a punti (fasce, triangoli, zig-zag e, meno frequentemente, spirali); continua in questo gruppo la decorazione impressa cardiale oppure a scanalature.
La plastica fittile antropomorfa, quasi esclusivamente femminile, è variata e originale e ci dà una serie di figurine sedute ed erette, d'un tipo finora ignoto in Romania e nelle contrade vicine: particolarmente interessanti sono due figurine d'argilla nera - l'una maschile, l'altra femminile - trovate in una tomba della necropoli di Cernavoda.
Le osservazioni stratigrafiche hanno permesso di stabilire che la civiltà di H. s'è sviluppata parallelamente a quella Boian della Romania (pianura lungo il Danubio) e della Bulgaria settentrionale e finisce quando appare la cultura Gumelnita, alla cui genesi ha certamente contribuito. Allo stato attuale delle nostre conoscenze sembra che in Dobrugia, ove per il momento manca una cultura neolitica più antica, la civiltà di H. possa risalire anche al periodo corrispondente alla cultura CriŞ-Starčevo. (v. starčevo). La cultura di H. entra nella grande cerchia circummediterranea delle culture a ceramica impressa cardiale ma, rispetto a queste ultime, grazie a condizioni geografiche e storiche più favorevoli, la cultura di H. ha avuto un più lungo periodo di vita. Anche dal punto di vista antropologico sono evidenti le radici mediterranee di tale popolazione.
Alcuni elementi della civiltà di H. sono recentemente apparsi nelle regioni sud-occidentali dell'U.R.S.S. ove è forse avvenuto il contatto tra la cultura cardiale e quella di Ertebölle. La civiltà di H. ha partecipato anche alla genesi della cultura Cucuteni-Tripolje (v. tripolje).
Gli scavi recenti di Cernavoda hanno inoltre posto in luce una stazione (sull'altura detta Dealul Sofia) appartenente all'epoca di transizione dal Neolitico all'Età del Bronzo e ai primi periodi di quest'ultima età, cui corrisponde in Bulgaria la cultura Ezero (rispettivamente Karanovo V). Tale particolare facies è anche stata designata quale "cultura di Cernavoda". Questa si forma dopo la prima metà del periodo Gumelniţa III, quando appare in Dobrugia, per la prima volta, la ceramica decorata a cordicella avvolta a un bastoncello, susseguente a quella decorata a cordicella intrecciata. Insieme ai resti ceramici sono apparse numerose figurine d'argilla che offrono strette analogie con quelle della Tessaglia. Tanto dal punto di vista culturale che da quello antropologico la cultura di Cernavoda ha una forte componente mediterranea, alla quale si aggiungono elementi venuti da N-E. In connessione coi ricchi trovamenti di ceramica a cordicella della Bulgaria si può, d'ora in avanti, parlare anche di una diffusione dal S verso il N e, nello stesso tempo, riconsiderare il problema della ceramica a cordicella in Grecia. Sulla stessa altura di Cernavoda son venute alla luce vestigia di una cittadella tracia con resti di abitato e tombe della prima Età del Ferro (VII sec. a. C.). La ceramica è a vernice nera con forme di tradizione hallstattiana (v. hallstatt, civiltà di). La continuità culturale ed etnica viene attestata da altre necropoli fino a tutto il III sec. a. C.
Bibl.: V. Pärvan, La Statue-menhir de Hamangia, in Dacia, II, 1924, p. 422 ss.; D. Berciu, in St. Cer. Ist. Vec., III, 1952, p. 269 ss.; IV, 1953, p. 123 ss.; V, 1954, p. 97 ss.; VI, 1955, p. 541 ss.; id., Une civilisation néolitique récemment découverte en Roumanie: la civilisation Hamangia, in Nouvelles études d'Histoire présentées au Xe Congrès des Sciences Historiques, Roma 1955, p. 29 ss. Per la "civiltà di Cernavoda": C. Schuchhard, Cernavoda, eine Steinzeitsiedlung in Thrakien, in Prähist. Zeitschrift, XV, 1924, p. 9 ss.; I. Nestor, Cercetari preistorice la Cernavoda, in Analele Dobrogei, XVIII, 1937; D. Berciu, Santierul arheologic Cernavoda, in St. Cer. Ist. Vec., VI, 1955, p. 151 ss., e in Materiale arheol., III, 1956, p. 83 ss.; id., Descoperirile getice dela Cernavoda Şi unele aspecte ale începutului formarii culturii Latène geto-dace la Dunarea de Jos, in Materiale arheol., IV, 1957, p. 281 ss.