REMEDELLO, Civiltà di
Questo nome è dato ad una facies culturale della preistoria italiana, avente l'area di maggior diffusione nella Valle Padana ed estendentesi in Emilia e in Toscana. Essa è conosciuta attraverso materiali provenienti da vasti sepolcreti, il più importante dei quali, Remedello di Sotto, nel Bresciano, ha dato il nome alla cultura. I gruppi di R. presentano una fisionomia culturale per cui ben si inseriscono nel numero delle comunità mobili di trafficantiguerrieri che, nella prima metà del II millennio, si diffondono in Europa e nel bacino del Mediterraneo contrapponendosi alle popolazioni agricole stabilmente insediate. In Italia tali sono, oltre i Remedelliani, i portatori delle culture di Rinaldone (v.) e del Gaudo (v.), da cui però la civiltà di R., in cui si fondono elementi ibero-mediterranei, si differenzia per il suo contenuto essenzialmente occidentale.
Le sepolture sono a semplice fossa terragna con scheletro in posizione prevalentemente rannicchiata ed in genere accompagnato da corredo. Tra la ceramica, da notare la presenza del vaso campaniforme (v.) che talvolta appare decorato "a cordicella" (v.); la comune produzione fittile, normalmente alquanto grossolana, comprende recipienti tronco-conici a tubercoli, tazze monoansate e vasi carenati con perforazioni o presette sulla carena. L'industria litica produceva asce levigate e numerose, grandi armi silicee quali cuspidi di freccia o giavellotto e pugnali. La lavorazione del rame, forse estratto in Toscana, forniva pugnali triangolari costolati, alabarde ed asce piatte. La frequenza delle armi testimonia il carattere bellicoso delle genti di R. che, data la loro mobilità, dovevano ottenere gli oggetti dei traffici a cui sembrano essersi dedicati, soprattutto attraverso un'attività depredatoria. Anche la caccia (zanne di cinghiale, oggetti in corno di cervo) dovette inoltre essere praticata intensamente. Una notevole varietà presenta il repertorio degli oggetti d'ornamento, tra cui da segnalare il pettorale d'argento da Villafranca Veronese (v. pettorale) e lo spillone, anche d'argento, da R.; figurano poi una rotella ed una croce raggiata di marmo, conchiglie e piastrine forate, grani da collana, perline di steatite, dischetti calcarei e bottoni con perforazione a forma di V.
Bibl.: G. A. Colini, Il sepolcreto di Remedello Sotto nel Bresciano e il periodo eneolitico in Italia, in Bull. Paletnol. Ital., XXIV-XXVIII, 1898-1902; P. Laviosa Zambotti, Sulla costituzione dell'Eneolitico italiano e le relazioni eneolitiche intermediterranee, in St. Etr., XIII, 1939; M. O. Acanfora, Fontanella Mantovana e la cultura di Remedello, in Bull. Paletnol. Ital., N.S., X, vol. 65, 1956.
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