RINYO-CLACTON, Civiltà di
Nome convenzionale dato a una facies della civiltà preistorica nelle Isole Britanniche. Esso circoscrive uno degli aspetti culturali che ivi si delineano nella prima metà del Il millennio e che il Piggott ha definito "Neolitici Secondari", in quanto proprî di gruppi locali di cacciatori-pescatori di derivazione mesolitica, i quali avrebbero assimilato tradizioni delle comunità agricole intrusive ("Neolitico Primario") stabilitesi in loro prossimità. I luoghi che hanno restituito ceramica tipica possono raggrupparsi in due province, una settentrionale con centro nelle, Isole Orkney ed estendentesi in parte della Scozia, l'altra meridionale nell'Inghilterra a S della Wash; finora non si hanno tuttavia ritrovamenti che possano rappresentare un collegamento tra le due aree. La cultura prende il nome dall'insediamento di Rinyo nelle Orkney e dal giacimento, attualmente sommerso, rinvenuto a Clacton, sulla costa dell'Essex.
Nella provincia settentrionale i due insediamenti di Skara Brae nel Mainland e di Rinyo nell'isola di Ronsay rivestono grande importanza in quanto, essendo state impiegate anche per i dettagli strutturali dell'interno delle abitazioni lastre di pietra locale invece di legno, forniscono di tali particolari una documentazione unica. A Skara Brae sono riconoscibili più periodi costruttivi a cui però corrisponde una cultura materiale fondamentalmente immutata. Le singole case, che sono tra loro collegate da stretti corridoi o viottoli, appaiono essere state deliberatamente sostenute fin dall'inizio dell'insediamento mediante l'accumulo di materiale di scarico, tanto da divenire, nelle ultime fasi di Skara Brae, un complesso praticamente sotterraneo. I muri, di lastre di pietra disposte orizzontalmente, circondano uno spazio quadrato con angoli arrotondati, ad un solo ingresso, contenente un focolare centrale, probabili giacigli delimitati da lastre verticali, una specie di scaffale a due ripiani in pietra ed altre strutture minori. Gli abitanti, pur dedicandosi anche alla caccia e alla pesca, sembrano essere stati prevalentemente allevatori di bestiame, mentre mancano prove di un'attività agricola. Le sequenze stratigrafiche di Skara Brae e di Rinyo hanno permesso la suddivisione della produzione vascolare in due fasi principali, denominate Rinyo I e Rinyo Il. La ceramica tipo Rinyo I, comprendente fogge a fondo piatto, è caratterizzata da ornamentazione incisa e a solcature, disposta in pannelli triangolari o a losanga riempiti da punti incisi ed in un caso associati al motivo della spirale, da decorazione plastica costituita generalmente da cordoni incisi applicati e da un'elaborata forma di ornato con motivi in rilievo ottenuti a stampo. È quest'ultimo tipo che, scomparsi gli altri, predomina, insieme ad una rozza ceramica non ornata, durante la fase di Rinyo II. Si conoscono inoltre massicci vasi, specie di mortai, e piccole tazze di pietra. Per ottenere recipienti venivano lavorati anche i segmenti caudali e le vertebre dorsali delle balene. L'industria litica produceva asce ed accette da carpenteria di pietra levigata, raschiatoi e coltelli silicei. Oggetti a doppia punta, specie di asce cerimoniali, portano incisi motivi geometrici, interpretabili forse come la riproduzione di una legatura, e sono forniti di una sporgenza destinata ad inserirsi in un manico. Frequenti le teste di mazza perforate, tra cui un esemplare lavorato in modo da presentare numerose protuberanze; tale aspetto a noduli è tipico anche di sfere non perforate, di uso sconosciuto, che rappresentano un elemento tipico della cultura. L'osso ed il corno venivano abbondantemente utilizzati per ottenere oggetti diversi, la maggioranza dei quali rivela chiare affinità con la cultura Maglemosiana nord-europea. L'osso, i denti animali e l'avorio di cetaceo venivano utilizzati per ottenere perle e pendenti, di cui si conoscono anche rarî esemplari litici. Alcuni elementi della cultura di Rinyo sono presenti nelle tombe megalitiche a camera dei gruppi Orkney-Cromarty e Maes-Howe, ma le relazioni con i costruttori delle tombe stesse non appaiono chiare.
Nella provincia meridionale non si conoscono veri e propri insediamenti ma si sono rinvenute solo tracce d'occupazione. Particolare interesse rivestono alcuni monumenti rituali, costituiti da aree circolari delimitate da argine e fossato, denominati "Henges"; nell'area interna di Woodhenge, nel Wiltshire, si è rinvenuta una sepoltura a cremazione e numerosi fori di pali disposti in sei anelli concentrici, forse resti di qualche struttura. Difficile risulta riconoscere le possibili influenze continentali: si può forse pensare ad elementi provenienti dall'Iberia o dalla Francia che, comunque, fondendosi con le tradizioni locali, hanno contribuito al costituirsi di un aspetto tipicamente insulare.
Bibl.: S. H. Warren et al., Archaeology of the Submerged Land-Surface of the Essex Coast, in Proceed. of Prehist. Soc., II, 1936; V. G. Childe, Skara Brae, a Pictish Village in Orkney, Londra 1931; id., A Stone-Age Settlement at the Braes of Rinyo, Ronsay, Orkney (First Report), in Proceed. of the Soc. of Antiquaries of Scotland, LXXIII, 1938-39; Second Report: ibid., LXXXI, 1947-48; S. Piggott, The Neolithic Cultures of the British Isles, Cambridge 1954, p. 321 ss.; V. G. Childe, Prehistoric Communities of the British Isles, Londra 1956, p. 84 ss.; A. Shore Henshall, The Chambered Tombs of Scotland, Edimburgo 1963, p. 132 ss.