CLA(UDIUS) SATURNINUS
Scultore provinciale attivo nella Dacia Superior in un periodo non precisabile, verosimilinente la fine del II, inizio del III sec. d. C.
Ci ha tramandato la sua firma - Cla(udius) Saturnin(us) sculpsit scritta su un supporto (un piccolo altare) di una statua marmorea acefala di Venere, scoperta nella Colonia Ulpia Traiana Sarmizegetusa e conservata oggi nel museo di Deva (Romania). Si tratta di una rozza e povera derivazione da un prototipo celebre dell'arte greca, la cosiddetta Venere Genitrice, così diffusa in età romana. Nella traduzione provinciale di Cl. S. si è perduta ogni traccia dell'elegante veste "bagnata", delle forme slanciate, della stasi; e la dea, larga e piatta, ci appare in un pesante panneggio appena indicato, con il fascio centrale di pieghe simile a un rigido pilastrino. È l'unica firma d'artista di tutta la Dacia. Il marmo nel quale la statua è eseguita proviene dalla cava di Bucova, località a circa 10 km a S di Ulpia Traiana.
Bibl.: C.I.L., III, 1413.