CLARETIE, Arsène-Arnault, detto Jules
Scrittore francese, nato a Limoges nel 1840, morto a Parigi nel 1913. Romanziere, drammaturgo, fu soprattutto un brillante giornalista. Iniziò la sua carriera a 19 anni, fondando un giornale di circostanza dal titolo Guerre d'Italie, e fu da allora, per quasi un cinquantennio, attivissimo collaboratore di quasi tutti i giornali e riviste francesi. Si ricordano ancora le sue cronache pubblicate sul Temps e intitolate La vie à Paris. Prese parte attiva alle vicende politiche del secondo Impero, e militò nelle file dell'opposizione liberale. Nel 1885 fu nominato amministratore della Comédie Française e nel 1888 divenne membro dell'Accademia. Scrisse un gran numero di romanzi, non tutti trascurabili: vi si notano qualità drammatiche e osservazioni acute sulla società parigina dei suoi tempi. Dei suoi romanzi, il Robert Burat (1866) ebbe grande successo. Arbitro per un trentennio del massimo teatro di prosa francese, non disdegnò di accogliere lavori di giovani scrittori come il Donnay, l'Hervieu, il Mirbeau, il Brieux e il Bataille e fu perciò accusato di non rispettare le severe tradizioni classiche della Comédie française.