CLARINO
È un antico sinonimo di tromba (v.). L'antico organologo Sebastiano Virdung fa menzione di tre specie di trombe che nel sec. XVI erano usate dalle milizie. La più importante era la clareta, dotata di sette o otto suoni di registro acuto, nota in Italia appunto sotto il nome di clarino. Circa un secolo dopo, il Praetorius parla di questa tromba come frequente nelle composizioni musicali ecclesiastiche e nei concerti, indicandone l'estensione tipica dal do1 sino al fa5; in pratica tale estensione doveva essere frazionata in diverse specie di trombe (cinque nell'Orfeo del Monteverdi). Per sonare il clarino l'esecutore usava un bocchino molto stretto e profondo che alterava il timbro vigoroso proprio della tromba, rendendolo invece dolce ma, anche, poco intonato. Per questo fatto il suo uso, che pure era stato così frequente nelle orchestre, specialmente di chiesa, nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII, andò sensibilmente scemando; il clarino fu poi sostituito dal clarinetto (v.).