BOYER, Claude
Nato ad Albi nel 1618, morto a Parigi il 22 luglio 1698: più noto per gli spietati epigrammi del Boileau, del Racine e del Furetière, che per le sue numerose tragedie, pastorali, tragicommedie e melodrammi. Dei ripetuti fiaschi si consolava, attribuendoli alla malignità del pubblico; il quale, per certo, benevolo non gli fu mai: la sua tragedia d'Agamemnon, data sotto il nome di Pader d'Assezan, riuscì; risaputasene la paternità, venne sonoramente fischiata. Come oratore sacro, non ebbe miglior fortuna. Egli non poté nemmeno far dormire alle sue prediche, insinua il Furetière, perché non trovò mai dove predicare. Si sfogò verseggiando prolissamente su Le Caractère des predicateurs (Parigi 1695), opera che lesse all'Accademia francese, cui apparteneva dal 1665 con fama di solenne annoiatore.
Bibl.: Pelisson e d'Olivet, Histoire de l'Académie fr., Parigi 1858; II; V. Fournel, Les poètes tragiques décriés (l'abbé B.), in Revue d'hist. litt. de la France, Parigi 1894, pp. 233-258.