FLEURY, Claude
Storico e giurista, nato a Parigi il 6 dicembre 1640, morto il 17 luglio 1723. Compiti gli studî nel collegio di Clermont, esercitò per nove anni, dal 1658, la carica di avvocato al Parlamento, attendendo contemporaneamente a studî storici e canonisti. Ordinato prete prima del 1672, il Bossuet lo fece nominare dal re sotto-precettore dei principi di Conti, che venivano educati insieme col delfino, poi (1680) precettore del conte di Vermandois (figlio legittimato di Luigi XIV e della La Vallière). Più tardi si unì al Fénelon nella missione intrapresa da questo presso i protestanti della Saintonge e del Poitou. Il Fénelon, divenuto precettore del duca di Borgogna, lo fece nominare nel 1689 sotto-precettore dei duchi di Borgogna, di Angiò e di Berry. Nel 1696 fu chiamato all'Académie française. Nel 1716 il reggente lo nominò confessore del giovane re Luigi XV, carica che tenne sino al 1722.
"Né giansenista, né molinista, né ultramontano", secondo le parole del reggente, il F. espose nei suoi lavori idee nettamente gallicane, e tre di essi, hstitution au droit ecclésiastique (Parigi 1687), Grand catéchisme historique (Parigi 1679) e il suo capolavoro Histoire ecclésiastique (Parigi 1691, 20 voll. che giungevano sino al 1414; in un'edizione del 1840 sono pubblicati postumi i quattro libri che continuavano la storia fino al 1517) furono posti all'indice. L'Histoire ecclésiastique (continuata da A. Fabre e poi da A. Lacroix) fece testo in Francia e fuori fino alla reazione ultramontana della prima metà del secolo scorso. Dal punto di vista storiografico, il merito del F. consiste nell'avere per primo offerto un'organica storia della Chiesa. Nella critica storica non andò oltre i metodi del Mabillon e del Tillemont. Fra le molte opere storiche e giuridiche del F. si ricordano l'Hist. du droit français (Parigi 1674); Les møurs des Israélites (Parigi 1681); Les møurs chrétiens (Parigi 1682).
Bibl.: Sainte-Beuve, Port-Royal, 3ª ed., IV, Parigi 1867; K. J. v. Hefele, Der Kirchenhistoriker Fleury, in Beiträge zur Kirchengeschichte, Archäologie und Liturgik, II, Tubinga 1864; Vanel, L'abbé Fleury à l'index et la dimplomatie du card. de Tencin, in Bulletin du diocèse de Lyon, III (1902), pp. 143-149; H. v. Hurte, Nomenclator, IV, Innsbruck 1910, coll. 1173-1179.