MALET, Claude-François
Generale francese, nato a Dôle il 23 giugno 1734. Apparteneva ai moschettieri del re, quando, scoppiata la Rivoluzione, aderì con entusiasmo alle nuove idee. Dopo avere partecipato a tutte le campagne di guerra del periodo rivoluzionario (fu in Italia sotto J.-E. Championnet e A. Masséna), fu nominato nel 1799 generale di brigata. Avversario del 18 brumaio e del regime consolare e imperiale, fu irriducibile di fronte agli approcci tentati da emissarî di Napoleone. Anzi, quegli approcci lo spinsero alla cospirazione. Destituito e cancellato dai ruoli nel 1807 per il suo manifesto odio antimperiale, non cessò di cospirare. Scoperta una prima congiura, fu arrestato, ma, ottenuto in seguito il dtrasferimento in un luogo di cura, ne fuggì durante la campagna di Russia per tentare un assurdo colpo di mano (22 ottobre 1812). Con falsi comunicati e ordini contraffatti - iacendo credere che Napoleone fosse rimasto ucciso in battaglia - sorprese la buona fede di alcuni funzionarî e per alcune ore poté credersi padrone di Parigi. Scoperto l'inganno, processato e condannato a morte, fu fucilato - con alcuni di coloro che l'avevano seguito - il 29 ottobre 1812. Durante il processo, rispose spavaldamente ai giudici che lo richiedevano se avesse avuto complici: "tutta la Francia; e voi stessi sareste stati con me, se avessi trionfato".
Bibl.: A. Lumbroso, Una congiura militare contro il primo Impero, in Giorn. di Venezia, 16 giugno 1903.