Uomo politico (Parigi 1630 - ivi 1711). Presidente del parlamento di Parigi, poi prevosto dei mercanti (1668) e consigliere di stato, successe (1683) a L. Colbert come controllore generale delle finanze; ma, uomo debole e incapace, si dimise sei anni dopo. Conservò il titolo di ministro di stato e di membro del consiglio del re, e (1691-97) resse la sovrintendenza delle poste. Lasciò varie opere giuridiche.