Lefort, Claude
Filosofo francese della politica (n. Parigi 1924). Allievo di Merleau-Ponty, nel secondo dopoguerra si avvicinò al marxismo su posizioni trockiste; staccatosi dal trockismo, nel 1947 fondò con M. Castoriadis la rivista Socialisme ou barbarie, alla quale contribuì fino al 1958. Dal 1976 al 1990 è stato direttore di studi presso l’École des hautes études en sciences sociales. Studioso di Machiavelli, in una serie di saggi, pubblicati a partire dal 1945 e in seguito raccolti in Éléments d’une critique de la bureaucratie (1971), ha sviluppato una critica radicale del processo di burocratizzazione del sistema sovietico, da cui ha preso quindi le mosse per una più ampia ricerca sulla natura del totalitarismo e della democrazia moderna (Un homme en trop, 1976, trad. it. L’uomo al bando: riflessioni sull’Arcipelago Gulag; L’invention démocratique: les limites de la domination totalitaire, 1981). Tra le altre sue opere, si ricordano in partic.: Essais sur la politique: XIXe-XXe siècles (1986; trad. it. Saggi sul politico: 19°-20° secolo); Les formes de l’histoire. Essai d’anthropologie politique (2000; trad. it. Le forme della storia: saggi di antropologia politica); Le temps présent (2007). È stato anche curatore alcune edizioni postume di opere di Merleau-Ponty.