LELOUCH, Claude
Regista di cinema francese, nato a Parigi il 30 ottobre 1937. Esordisce giovanissimo nel cortometraggio (Le mal du siècle, 1954), ma passa presto al lungometraggio fondando una propria società di produzione, "Les Film 13". Si rivela, agl'inizi, esitante sulle vie da seguire, alternando gl'impegni d'autore (L'amour avec des si... [L'amore senza ma], 1963) a concessioni, sia pur non grossolane, all'evasione (Une fille et des fusils [Una ragazza e quattro mitra], 1964; Les grands moments [Operazione Golden Car], 1965), ma, nel 1966, trova modo di conciliare le proprie contraddizioni realizzando, con Un homme et une femme (Un uomo, una donna), subito salutato da una pioggia di premi, tra cui la Palma d'oro di Cannes e due Oscar, un'opera in cui il successo facile, in chiave di sentimento, era sostenuto da abili e meditate operazioni tecniche e stilistiche. Su questa linea, con alti e bassi, quasi tutti i film che seguono, ora scopertamente di consumo (Vivre pour vivre [Vivere per vivere], 1967; Un homme qui me plait [Un uomo che mi piace], 1969), ora guidati da ricerche nuove o più attente (Smic, Smac, Smoc [Tre dritti a St. Tropez], 1971; Les bons et les méchants [La fabbrica degli eroi], 1975) ora indirizzati invece, ma con risultati più dubbi, alla polemica a sfondo sociale sull'esempio di A. Cayatte (La vie, l'amour, la mort [La vita, l'amore, la morte], 1968), contro la pena di morte. Eclettico e fecondo, L., nonostante la critica gli abbia rimproverato spesso di voler soprattutto servire i gusti del pubblico, ha mostrato non di rado di saper dominare il suo consumato mestiere per ricavarne risultati non privi di fantasia e di estro, in spazi anche culturali; come hanno provato, di recente, la sua pensosa meditazione sulla crisi della coppia (Mariage [Un matrimonio], 1974) e il suo colorito balletto sul 1900 (Toute une vie [Tutta una vita], 1974), panoramica tra ironica e nostalgica delle costumanze di vita e delle vicende del 19° secolo.
Bibl.: M. Perisset, Le cas Lelouch, in Cinéma 69, maggio 1969; G. Guidez, Claude Lelouch, Parigi 1972, con filmografia e bibliografia.