OLLIER, Claude
Scrittore francese, nato a Parigi il 17 dicembre 1922. O. porta alle estreme conseguenze le intuizioni di A. Robbe-Grillet ed è quindi da annoverare tra i cosiddetti nouveaux romanciers: le funzioni tradizionali del romanzo vengono messe in discussione fino ad arrivare a una visione rigorosamente objectale delle cose. Sotto il titolo Le jeu d'enfant O. ha riunito gli otto romanzi scritti fra il 1958 e il 1975, divisi in due cicli: 1) La mise en scène, 1958; Le maintien de l'ordre, 1961; Eté indien, 1963; L'échec de Nolan, 1967; 2) La vie sur Epsilon, 1972; Enigma, 1973; Our ou vingt ans après, 1974; Fuzzy sets, 1975. In questi, e nei romanzi più recenti (Une histoire illisible, 1986; Déconnection, 1988; Feuilleton, 1990; Trucage en amont, 1992), il dato reale non può essere comunque colto, tanto che i personaggi si perdono addirittura nell'inchiesta che conducono su se stessi, rinviando un messaggio pieno di interrogativi, particolarmente pressante nelle pagine di diario (Nébules, 1981; Mon double à Malacca, 1982; Cahiers d'écolier (1950-1960), 1984; Fables sous rêve (1960-1970), 1985; Les liens d'espace (1970-1980), 1989). Nel 1969 ha vinto il premio Italia con la pièce televisiva Attentat en directe.
Bibl.: AA.VV., Recherches sur les oeuvres de C. Ollier, Groninga 1985; Cl. Simon, Le retour du facteur humain. Un nouvel épisode de l'oeuvre de Ollier, in La Pensée, 258 (luglio-agosto 1987), pp. 77-88; A. Calt, Autobiographie et rêve, Bari 1991.