Prete (m. 474 circa) della chiesa di Vienne (Delfinato), fratello e collaboratore di s. Mamerto, vescovo della stessa città. Contro le teorie semipelagiane di Giovanni Cassiano, Fausto di Riez e Gennadio (corporalità dell'anima) sostenne, rifacendosi a s. Agostino, la spiritualità dell'anima nel trattato De statu animae (468 circa).