ABBADO, Claudio
(App. IV, I, p. 1)
Direttore d'orchestra italiano. La sua lunga attività come direttore musicale alla Scala di Milano si è conclusa con la stagione 1985-86, quando gli è subentrato R. Muti; si ricordano qui alcune memorabili realizzazioni di opere del repertorio otto-novecentesco (fra le quali Simon Boccanegra di Verdi, con la regia di G. Strehler, la cui versione discografica vinse nel 1978 l'International Record Critics Award) e la costituzione dell'Orchestra Filarmonica della Scala (1982), che utilizza il complesso orchestrale scaligero, integrato da importanti solisti italiani, per l'attività più specificamente sinfonica. Invitato a dirigere le più famose orchestre internazionali (filarmoniche di Berlino, Vienna e New York, orchestre sinfoniche di Cleveland e Filadelfia), dal 1982 è direttore ospite principale della Chicago Symphony Orchestra e, a partire dalla stagione 1986-87, direttore musicale della Staatsoper di Vienna, suscitando vasti consensi nel mondo politico e musicale austriaco, e dando vita a importanti realizzazioni come, per es., l'Elektra di Strauss (1989), rappresentata anche al Festival di Salisburgo. Nell'autunno del 1989 è stato chiamato dall'orchestra Filarmonica di Berlino a succedere a H. von Karajan.
Tratto distintivo nell'attività di A., a partire dal 1977, è stato l'interesse per la formazione e la cura di complessi orchestrali giovanili, come la European Community Youth Orchestra, da lui guidata in tournées nei principali centri musicali d'Europa. Fra le realizzazioni discografiche che sono state accolte con maggiore attenzione e contrastanti giudizi è da ricordare l'edizione delle Nove sinfonie di Beethoven con la Filarmonica di Vienna (1988).