CLAUDIO Apollinare (Κλαύδιος 'Απολλινάριος)
vescovo di Gerapoli (Frigia), contemporaneo di Marco Aurelio (161-180), scrisse moltissimo, a detta di Eusebio, ma non ne abbiamo che scarsi frammenti. Da Eusebio (Hist. eccl., IV, 36, 1; IV, 27) sappiamo che indirizzò a Marco Aurelio verso il 172 un'opera Intorno alla fede, identificata generalmente, contro l'opinione del Harnack (in Texte u. Untersuchungen, I, 1-2, Lipsia 1882, pp. 232-239), con quella ricordata da Fozio (Bibl., cod. 14) come Intorno alla pietà (Περί εὐσεβείας). Di cinque libri Contro i Greci c'informano ancora Eusebio e Niceforo Callisto. Vengono inoltre ricordati due libri Della verità e uno scritto in forma di pastorale Contro i Montanisti, unito dal vescovo Serapione a una sua lettera contro la medesima setta, e contenente anche numerosi atti di vescovi di varî paesi contro l'eresia frigia. Questa pastorale fu scritta dopo l'apologia a Marco Aurelio e prima del 175. Dal Chronicon Paschale (ed. Dindorf, p. 13 segg.) è ricordato uno scritto Sulla Pasqua.
Frammenti, in R. Otto, Corpus apolog. christ. saec II, Jena 1872, IX, pp. 479-495; De Routh, Reliquiae sacrae, Oxford 1846, I, pp. 155-174.
Bibl.: O. Bardenhewer, Gesch. der altkirchl. Lit., I, Friburgo in B. 1902, pp. 264-67.