Sofista (170 circa - 235 circa d. C.) di Preneste (Palestrina); discepolo del sofista Pausania di Cesarea, ma romano di costumi e di sentimenti, parlava e scrisse in greco attico (fu appunto detto μελίγλωττος, dalla lingua dolce come il miele). Restano di E.: Sulla natura degli animali, in 17 libri in parte interpolati, in cui l'interesse naturalistico è superato da quello paradossografico e dalla tendenza moraleggiante: è opera che attinge a varie fonti (principale Alessandro di Mindo) e che ebbe grande fortuna fino ai tempi bizantini; una Varia storia, miscellanea in 14 libri (2 soli superstiti oltre il compendio del resto) di contenuto mitologico, aneddotico, naturalistico; 20 epistole rustiche di contenuto erotico. L'opera di E. è inorganica, ma interessante per le molte notizie e curiosità che danno la possibilità di risalire a fonti precedenti.