ROCCHI, Claudio
ROCCHI, Claudio. – Nacque a Milano l’8 gennaio 1951, secondogenito di Luigi, imprenditore, e di Anna Moretti.
Cresciuto nel quartiere Città Studi, a Milano conseguì la maturità scientifica nel Liceo statale Leonardo da Vinci. Nel 1965 debuttò come cantante e bassista nel gruppo Gli Sconosciuti. Dopo un provino fallito alla RCA di Lilli Greco, che lo giudicò ancora immaturo, entrò nella seconda formazione degli Stormy Six: collaborò all’esordio discografico del gruppo, Le idee di oggi per la musica di domani (First Records, 1969), ancora al basso e alla voce, firmando con Franco Fabbri nove inediti nell’album.
Per interessi divergenti – da un lato la politica e dall’altro la psichedelia – Rocchi uscì dalla band e divenne consulente, autore e interprete per la Ariston Records. Ad Alfredo Rossi, proprietario e amministratore, suggerì di dar vita all’etichetta sussidiaria Ariston Progressive; collaborò come autore o traduttore per Giovanna (nome d’arte di Giovanna Nocetti), Ornella Vanoni, Premiata Forneria Marconi, Eugenio Finardi, Fausto Leali. Si iscrisse a Filosofia nell’Università Statale di Milano, ma per via degli impegni sempre più fitti sul fronte musicale non si laureò, sebbene avesse avuto risultati piuttosto brillanti. Con dischi come Viaggio (1970), Volo magico n. 1 (1971) e La norma del cielo (Volo magico n. 2, 1972) si cominciò a profilare l’interesse per il rapporto tra ricerca artistica e spiritualità, poi variamente declinata nella sua vicenda creativa e umana. Dal 1970 si produsse come speaker radiofonico per la trasmissione RAI di musica rock e pop Per voi giovani; questa attività assunse un peso notevole negli anni successivi: nel 1975 fu tra i principali animatori di Radio Milano Centrale (1975); nei primi anni Ottanta fondò e diresse il network nazionale Radio Krishna Centrale. A fine anni Novanta inventò e venne invitato a dirigere la Himalayan Broadcasting Company, fondata nel 1998 a Katmandu, dove visse fino al 2001. Animatore d’uno dei primi network radiofonici, partecipò come interlocutore del ministero delle Poste e telecomunicazioni alle trattative per la regolamentazione delle frequenze in seguito alla liberalizzazione delle trasmissioni via etere (resa possibile dalla legge 14 aprile 1975, n. 103).
Nel 1974 Rocchi fu incluso nella scaletta della Prima rassegna della canzone d’autore organizzata dal Club Tenco di Sanremo, uno snodo importante per la riflessione sulla canzone di qualità, unica alternativa istituzionale al Festival di Sanremo.
La produzione musicale della seconda metà degli anni Settanta fu caratterizzata dall’interesse per la sperimentazione elettronica come mezzo per l’introspezione e la ricerca spirituale (Rocchi, 1975; Suoni di frontiera, 1976). L’apertura verso l’audiovisivo contraddistinse i principali impegni creativi del 1977, sia con la performance Mirage – vi convivevano immagini in movimento, danza, recitazione e musica (la sonorizzazione di questo spettacolo rimase inedita fino al 2012, quando fu pubblicata dalla Psych-Out Records) – sia con il lavoro per la colonna sonora del lungometraggio Minotauros di Fabrizio Fiumi (parzialmente edita nella raccolta antologica I Think You Heard Me Right nel 1996). L’anno si chiuse con l’album A fuoco, che suggellò il passaggio di Rocchi alla Cramps Records di Gianni Sassi: donde un ritorno verso la forma canzone e la prima collaborazione con un complesso orchestrale.
Dopo Non ce n’è per nessuno e dopo aver curato l'edizione discografica del doppio album registrato in occasione del concerto in memoria di Demetrio Stratos (1979), iniziò un graduale allontanamento dagli ambienti del rock e della popular music. La separazione anche fisica da questo mondo si concretò nel trasferimento, insieme alla moglie Manuela Mantegazza e alla figlia Ciaj (nata nel 1976), presso la comunità di Villa Vrindavana a San Casciano (Firenze), dove, convertito alla dottrina Hare Krishna, ricoprì la carica di priore. L’attività con la congregazione dei devoti e la fondazione del network radiofonico portarono Rocchi a produrre diverse iniziative discografiche legate alla musica indiana, e a registrare gli album Un gusto superiore (con Paolo Tofani, 1980) e Dasanudasa (1980, con la formazione internazionale Ras Mandal Reggae). I due dischi non furono distribuiti attraverso i canali commerciali ma diffusi attraverso la rete di conoscenze personali dei devoti e la vendita porta a porta, con risultati ragguardevoli: si calcola che il numero delle copie vendute dal primo dei due dischi nel mondo superi il milione.
Nel 1993, tornato a Milano, inaugurò una nuova fase creativa, il cui primo risultato fu Claudio Rocchi (1994), prodotto da Lucio Fabbri in collaborazione con molti 'superstiti' della psichedelia milanese, da Mauro Pagani ad Alberto Camerini, Finardi, Tofani, Walter Maioli. In quel periodo si concentrò il lavoro di recupero e valorizzazione della cultura psichedelica, divulgato attraverso le trasmissioni radiofoniche Radio Starship (per la RAI), la rassegna omonima all’Iperspazio di Milano, il CD antologico curato con Franco Bolelli Starship: viaggio nella musica psichedelica (Roma 1995), con brani di Syd Barrett, Beach Boys, Blind Faith, Cream e altri esponenti di quella particolare stagione della popular music angloamericana. Dal 1996 cominciò una collaborazione regolare con la rivista Olis, diretta da Francesco Coniglio, con articoli sulla spiritualità e le filosofie orientali.
Nel 2003, rientrato dal Nepal, pubblicò il primo libro di poesie, Le sorprese non amano annunciarsi sono un gruppo rock di fanciulle suonano nude e sono bellissime, testimonianza di un interesse per la scrittura che non si esauriva nella canzone. Allo stesso filone creativo appartiene anche l’ultimo lavoro letterario, un poema a quattro mani con la compagna degli ultimi anni, Susanna Schimperna, uscito postumo nel 2015 col titolo Il mio volo magico con Claudio Rocchi.
Stabilitosi in Sardegna nel 2004, in provincia di Oristano, Rocchi si concentrò di nuovo sull’audiovisivo, col lungometraggio sperimentale Pedra Mendalza, e sulla musica, con la registrazione di un disco in collaborazione con la band vercellese Effervescent Elephants (2010) e del suo ultimo album da solista in studio, In alto (2011). Ammalatosi ai primi del 2010 di una grave patologia degenerativa ossea, iniziò a stendere un’autobiografia, La settima vita (inedita). Negli ultimi mesi realizzò un progetto creativo multimediale, finanziato dai suoi fans attraverso la piattaforma di crowdfunding Musicraiser, dal titolo vdb 23/nulla è andato perso, ideato con Gianni Maroccolo. L’operazione comprendeva un disco d’inediti, un DVD con cortometraggi collegati alle musiche e un libro fotografico (in collaborazione con Alessandro D’Urso) contenente una parte dell’archivio privato di immagini di Rocchi.
Morì a Roma il 18 maggio 2013. L’ultimo lavoro di Rocchi per la RAI, On Air - Per voi giovani, un lungo documentario con interviste a colleghi e amici incontrati nel corso degli anni, fu trasmesso per la prima volta il 28 dicembre 2013.
Fonti e Bibl.: R. Brunelli, C. R., in Top music ’77. Vademecum della musica pop, jazz, d’avanguardia e delle sue strutture, 1975-1977, a cura di A. Antonucci Ferrara, Roma 1977, p. 198; L. Ceri, R. C., in Dizionario della canzone italiana, a cura di G. Castaldo, Roma 1990, pp. 1479 s.; C. R., in Enciclopedia del rock italiano, a cura di C. Rizzi - F. Beretta, Roma 1993, pp. 350 s.; P. Giovetti, Alla ricerca del Paradiso, Roma 1995, pp. 24, 135 s., 226; P. Ortoleva - G. Cordoni - N. Verna, Radio FM 1976-2006. Trent’anni di libertà d’antenna, Bologna 2006, pp. 9, 233; R. C., in Dizionario completo della canzone italiana, a cura di E. Deregibus, Firenze 2010, pp. 398 s.; F. Fabbri, Album bianco. Diari musicali 1965-2010, Milano 2011, ad ind.; C. Gargano, La patria della luce. Il rock e l’Oriente tra i Sessanta e Settanta, Bologna 2011, ad ind.; M. Guarnaccia, Re Nudo Pop & altri festival. Il sogno di Woodstock in Italia 1968-1976, Milano 2011, passim; F. Brizi, Volo magico. Storia illustrata del rock progressivo italiano, Roma 2013, ad indicem.