clavicola
Osso lungo, pari, foggiato a S, che fa parte del cingolo toracico. È facilmente riconoscibile all’ispezione in corrispondenza del limite superiore e anteriore del torace. Nell’uomo si articola lateralmente con l’acromion della scapola e medialmente per sincondrosi col manubrio dello sterno al disopra della prima cartilagine costale. La frattura della c. ha luogo per cadute sulla spalla, o sul braccio esteso, più frequentemente in corrispondenza della metà dell’osso. Per l’azione dei muscoli che vi s’inseriscono, il moncone interno si sposta in alto e quello esterno in basso. In assenza di complicazioni, non è lesione grave. Le lussazioni possono interessare il capo esterno (articolazione acromio-clavicolare) o quello interno (articolazione sterno-clavicolare) o entrambi. Sono più frequenti le prime, spec. nella varietà con spostamento in alto dell’estremo clavicolare. Questo forma una salienza caratteristica riducibile facilmente con la pressione, e che si riforma appena questa è sospesa (fenomeno del tasto di pianoforte).