clearing
Nel linguaggio bancario, accordo di compensazione dei debiti con i crediti fra le varie banche di un Paese, ovvero, anche accordo di compensazione dei debiti per le importazioni con i crediti per le esportazioni, pattuito fra due nazioni per evitare o ridurre al minimo i movimenti di valuta.
È un meccanismo che garantisce l’equilibrio fra domanda e offerta di un singolo bene o servizio, eliminando (c.) ogni situazione di eccesso di offerta (surplus) o di eccesso di domanda (shortage). L’equilibrio si raggiunge nel breve periodo, attraverso aggiustamenti di prezzo che agiscono soprattutto sul lato della domanda. Nel lungo periodo, tali aggiustamenti producono adattamenti nella struttura dell’offerta, incentivando l’ingresso o l’uscita di nuove imprese, o comunque la modifica della capacità produttiva di quelle esistenti.
È il meccanismo che garantirebbe l’equilibrio fra domanda e offerta aggregata (➔ domanda aggregata; offerta aggregata), eliminando, oltre agli eccessi di offerta e di domanda sui singoli mercati dei beni e servizi, anche l’eccesso di offerta o di domanda aggregata e quindi garantendo anche l’equilibrio sul mercato del lavoro e della moneta (oltre alla stabilità del livello generale dei prezzi). Fra gli economisti vi è ampia fiducia nell’esistenza di un’automatica tendenza dei meccanismi di mercato a garantire il c. dei singoli mercati, almeno se non vengono artificialmente turbati.
Molto controverso è invece, in dottrina, il punto relativo al c. a livello aggregato. In particolare, osservando il comportamento del sistema economico nel periodo successivo alla crisi del 1929, J.M. Keynes avanzò l’ipotesi che equilibri di domanda e offerta aggregata fossero perfettamente compatibili con situazioni di permanente disoccupazione, che non vi fosse alcun naturale meccanismo riequilibratore insito nelle forze del mercato e che fosse quindi compito principale della politica economica rimuovere tale situazione, creando le basi per realizzare un equilibrio di piena occupazione.
Per quanto riguarda la c. house ➔ compensazione, stanza di.