ADER, Clément
Nato a Muret nel 1841, morto a Tolosa il 3 maggio 1925. Ingegnere di ponti e strade, fu per qualche tempo addetto alla compagnia dei Chemins de fer du Midi, che lasciò nel 1876 per stabilirsi a Parigi, dove si occupò di questioni di elettrotecnica, perfezionò il telefono di recente inventato (1878), impiantò la prima rete telefonica (1880) e con numerose scoperte di carattere pratico acquistò una notevole ricchezza. Questa gli permise di dedicarsi completamente allo studio del volo; costruì modellini di apparecchi volanti di vario tipo, quindi un grosso cervo volante, tutto di penne (1872), col quale riuscì a sollevarsi dal suolo. Tra il 1886 e il 1889 ideò e tradusse in atto il suo aeroplano con motori di 20 cavalli, l'Eolo, con ali, assai ingegnose nei particolari, derivate dallo studio di quelle di un grosso pipistrello indiano.
Si ritiene dai Francesi, quantunque manchino prove positive per l'isolamento in cui Clément Ader lavorava e per il segreto di cui amava circondarsi, che l'apparecchio si sia alzato a volo il 9 ottobre 1890 nel parco Pereire ad Armainvilliers e, percorsa una cinquantina di metri, sia precipitato al suolo per mancanza di stabilità. Questo volo, sia pur breve, valse all'Ader, il nome di padre dell'aviazione e gli procurò sussidî notevolissimi da parte del governo francese, ma le ulteriori esperienze portarono a gravi scacchi, tanto da indurre l'inventore a distruggere ogni documento e quasi ogni apparecchio da lui ideato. Tra le sue pubblicazioni merita un cenno quella sull'Aviation militaire, piena di idee originali che vennero poi applicate nella organizzazione militare delle squadriglie.