Corte, Clemente
Militare e uomo politico (Vigone, Torino, 1826 - ivi 1895). Partecipò alla campagna del 1848-49, distinguendosi a Custoza e a Novara, dove guadagnò una medaglia d’argento. Nel 1851, dimessosi dall’esercito sardo, si trasferì a Londra. Fu capo di stato maggiore nella legione anglo-italiana durante la guerra di Crimea. Nel 1859 rientrò in Italia e, da quel momento, divenne uno dei più fedeli collaboratori di Garibaldi: fu quell’anno tra i Cacciatori delle Alpi e l’anno successivo in Sicilia, combattendo a Milazzo e a Capua. Fu poi in Aspromonte e nel 1866 durante la terza guerra d’indipendenza, ebbe il comando della IV brigata volontari che combatté vittoriosamente a monte Suello; l’anno seguente seguì ancora Garibaldi a Mentana. Vicino alle posizioni di Cairoli, nel 1865 fu eletto deputato. Nel 1878 fu prefetto di Palermo e, dall’anno successivo, di Firenze. Nel 1880 venne nominato senatore. Dimessosi nel 1884 dalla carica prefettizia, si dedicò alla storia e al giornalismo. Fu autore di Le conquiste e la dominazione degli Inglesi nelle Indie (1886), analisi delle diverse amministrazioni britanniche nella colonia asiatica, e, al tempo stesso, una delle prime riflessioni teoriche del colonialismo italiano.