REBORA, Clemente
Poeta, nato a Milano il 6 gennaio 1885. Fu, tra i collaboratori della Voce, uno dei più interessati ai problemi etico-religiosi della cultura europea: donde l'accento moralistico dei suoi Frammenti lirici (Firenze 1913), e la sua singolare attività di traduttore dal russo. In seguito ad una profonda crisi religiosa, già latente nella sua personalità, entrò nell'ordine dei Rosminiani. Attraverso una esperienza più corale e drammatica (Canti anonimi, Milano 1922), il R. è giunto ad una sorta di popolaresca liturgia cristiana: si veda la raccolta completa delle sue Poesie, Firenze 1948.
Bibl.: E. Cecchi, in La Tribuna, 12 novembre 1913; R. Serra, Le lettere, Roma 1914; C. Boine, Plausi e botte, Firenze 1918, pp. 111-16; G. Contini, Esercizî di lettura, ecc., ivi 1939; C. Bo, Nuovi studî, ivi 1946, pp. 29-42.