CLERMONT-FERRAND (A. T., 30-31)
Importante città della Francia, nell'Alvernia, capoluogo del dipartimento di Puyde-Dôme, con 111.711 ab. (1926). È situata a 407 m. s. m., su di un'altura dal pendio dolce, sul margine di un vasto bacino semicircolare che si apre ai piedi dei Monts Dôme ed è aperto a E. sui bei piani della Limagne, una delle più fertili pianure di Francia. La città, con le sue strade strette, le antiche case costruite con la lava nerastra del territorio, e priva com'è di un grande corso d'acqua ha un aspetto triste, specialmente nella parte vecchia che si raggruppa intorno alla cattedrale, mentre la parte moderna si spinge verso E. e O., dove l'attirano la stazione, il quartiere militare e quello industriale. La città tuttavia, circondata da una vasta distesa di praterie piantate ad alberi e bagnate dal Ruisseau de Tiretaine, ha bella e ricca posizione, e gode di una vista magnifica.
Clermont è sede di vescovato, di prefettura, di corpo d'armata, di tribunale di prima istanza e di commercio; ha scuole primarie e secondarie, un'università con facoltà di scienze e lettere, una scuola preparatoria di medicina e farmacia, una d'architettura, una di musica, varie società culturali, musei e una biblioteca.
L'industria principale di Clermont è data oggi dalla lavorazione del caucciù e da importanti stabilimenti di prodotti chimici. Novera inoltre moltissime fabbriche di paste alimentari, di confetture, di cicoria: distillerie di liquori e acquavite; fabbriche di cappelli di paglia, di sapone e d'inchiostro; stabilimenti di costruzioni meccaniche, segherie, concerie, ecc. Clermont raccoglie i prodotti del dipartimento e li invia verso le città vicine: esporta prodotti agricoli (grano, virii, frutta), bestiame, legname e gomma lavorata.
È stazione della linea Parigi-Lione-Mediterraneo nel tratto da Parigi a Nîmes; è unita a Bordeaux, e ha tronchi secondarî per Lapeyrouse, Saint-Ètienne, ecc.; due tramvie elettriche la uniscono a Royat, importante stazione idrominerale, e a Mont-Ferrand, graziosa cittadina medievale con importanti resti architettonici.
Monumenti. - Conserva dell'antico Augustonemetum gallo-romano più esteso dell'attuale città, due muri, detti dei Saraceni, costruiti in piccoli conci, e il sarcofago dell'antica cappella dei Carmelitani scalzi (inizî del sec. IV) con bassorilievi nello stile della scuola d'Arles. Appartengono al Medioevo la cappella di S. Venerando dell'abbazia di Saint-Alyre, forse del sec. V, la chiesa del sobborgo Chamalières, con nartece a tribuna di stile alvergnate del sec. X, la chiesa di Notre-Dame du Port, fondata da S. Avito nel sec. VI, ricostruita da S. Sigone nel sec. IX. La costruzione attuale, che risale ai secoli XII e XIII, è un edificio caratteristico dell'architettura romanica in Alvernia. Le sculture del suo portale meridionale sono di stile provenzale (1150 circa). La cappella già dei Giacobini, oggi della Visitazione, è la prima chiesa gotica di grandi dimensioni di Clermont (fondata nel 1219). La cattedrale fu iniziata, su una costruzione più antica, nel 1248, dall'architetto Jean Descamps. Le navate risalgono al sec. XIV, la facciata e le guglie furono aggiunte nel sec. XIX dal Viollet-le-Duc e dal Bandot. Nell'interno affreschi e vetrate dei secoli XIII e XIV. Scavi nella cripta (1908-9) hanno rimesso in luce le fondamenta della cattedrale romanica e forse avanzi della chiesa del 946, che sarebbe il più antico esempio noto di deambulatorio con cappella a raggiera.
Nel sec. XVI furono costruiti numerosi palazzi, e i più antichi sono ancora gotici nella struttura e nella decorazione: palazzo Savaron (1513); una casa fortificata, in rue du Port; il palazzo Fontfreyde, detto Maison des Architectes, oggi Museo di storia e d'archeologia locale (1560), è di stile classicheggiante. Nel sec. XVIII fu iniziata la sistemazione della citta moderna; furono tracciate vie più larghe, costruiti viali sui bastioni demoliti, ecc. Risalgono a quell'epoca numerose costruzioni, la cappella dei Carmelitani scalzi (1720), il mercato del grano (1769), l'ospedale (1767-73), la facoltà di lettere, già palazzo dell'intendenza. Nel museo, notevoli resti di antichità gallo-romane, sculture medievali; fra le pitture moderne la Difesa della Gallia dello Chasseriau.
Bibl.: P. Mérimée, Notes d'un voyage en Auvergne et dans le Limousin, Parigi 1838; I. B. Bouillet, Statistique monumentale du Puy-de-Dôme, Clermont-Fd. 1846; E. Viollet-le-Duc, Dict. raisonné de l'architecture française du Xe au XVIe siècle, Parigi s. a., passim; H. du Ranquet, Étude sur les sculptures de Notre-Dame du Port de Clermont-Ferrand, Clermont-Fd. 1892; id., L'église de Chamalières près Clermont-Fd., in Bull. Monumental, X (1895); E. Roux, Epitaphes et descriptions des principales églises de Clermont-Fd., Clermont-Fd. 1904; Congrès archéologiques de Clermont-Ferrand (1895 et 1924), Caen e Parigi 1897 e 1926; A. Audollent, Le Musée de Clermont, in Congrès de l'Association pour l'avancement des sciences, Clermont-Fd. 1908; H. du Ranquet, Les fouilles du chevet de la cathédrale de Cl., in Bull. Monumental, LXXIII (1909); Desdevizes du Dézert et Bréhier, Cl.-Fd., Royat et le Puy-de-Dôme, Parigi 1910; H. du Ranquet, La cathédrale de Cl.-Fd., Parigi 1913, 2ª ed., 1928.
Storia. - La città antica. - Pare che sia esistito anteriormente alla conquista romana un Nemetum (tempio), centro religioso accanto a Gergovia centro politico e acropoli militare: distrutta Gergovia, la città religiosa diventò capitale e prese il nome di Augustonemetum, cioè tempio di Augusto, il principe essendovi adorato sotto la figura di Apollo. Forse già nel sec. II fu chiamata Arverni dal nome del popolo; il vocabolo Castrum Clarimunte appare nel sec. VIII. Verso il 254, gli Alamanni presero la città e distrussero il gran tempio di Apollo, il quale pare s'innalzasse al sommo del colle, dove è oggi la cattedrale.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., XIII, p. 193; Audollent, Clermont gallo-romain, in Mél. litt. publiés par la Faculté des Lettres de Cl.-Fd., 1910.
Medioevo ed epoca moderna. - Fin dal sec. III la città divenne centro di predicazione cristiana. Ma nel sec. V fu saccheggiata dai Vandali e presa dai Visigoti; e poi ancora, passata ai Franchi, fu devastata nel sec. IX-X dai Normanni. Dopo un lungo periodo di lotte tra i borghesi e il vescovo, che deteneva i poteri politici, fu riunita nel sec. XV alla Corona. Fu centro abbastanza notevole di gruppi calvinisti, sin dalla metà del sec. XVI. Nel 1731 la cittadina di Montferrand, situata a 2 km. al N., venne unita a Clermont, che prese il nome di Clermont-Ferrand.
I concilî di Clermont. - Numerosi i concilî tenuti a Clermont: nel 535, 549, 585 o 588, 1095, 1110, 1140, oltre ad altri minori tra la fine del sec. XI e la fine del XIII. Notevoli, anche per la ricostruzione della vita sociale di quell'età, le decisioni del primo concilio (che era un concilio provinciale, riunitosi col permesso del re d'Austrasia Teodoberto), specialmente per quel che concerne l'elezione dei vescovi: si minacciano sanzioni come la scomunica per quelli che si servono dell'appoggio dei grandi laici. Ma di gran lunga più importante è il famoso Concilium Claromontanum, del 1095, aperto dallo stesso papa Urbano II il 18 novembre, chiuso il 28 dello stesso mese: noto perché si statuì definitivamente la Crociata per la liberazione del Santo Sepolcro (v. crociate). Quivi alla presenza di 14 arcivescovi, 225 vescovi, 4 abati e molti altri chierici, venne deciso che il viaggio a Gerusalemme tenesse luogo per i Crociati di ogni altra penitenza; si minacciavano al contempo di scomunica quelli che avessero rifiutato di partire. Il concilio prese pure varie altre decisioni, in materia disciplinare specialmente, e rinnovò la scomunica contro Enrico IV imperatore e Filippo I re di Francia.
Bibl.: Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, Firenze e Venezia 1731; Hefele, Conciliengeschichte, II, III, V, Friburgo in B. 1855 segg.; Maassen, Geschichte der Quellen des kanonischen Rechts, I, Graz 1871.