CLERMONT-TONNERRE
Famiglia originaria del Delfinato. Risale a un Sibaut, signore di Clermont, vissuto nella seconda metà del sec. XI. Un figlio di lui, del medesimo nome, comandò le truppe che cacciarono da Roma l'antipapa Gregorio VIII (1120), onde ottenne, si dice, da Callisto II il privilegio di porre sul proprio stemma due chiavi d'argento sormontate dalla tiara. Nel 1340 Aynard II ebbe dal Delfino i titoli ereditarî di visconte di Clermont, capitano generale e primo barone del Delfinato. D'allora la potenza della famiglia fu assicurata. Antonio II, che nel 1551 resse la Savoia per Enrico II, fu il primo conte di Clermont: suo figlio Enrico, duca e pari di Francia, cadde all'assedio della Rochelle nel 1573 Di quel tempo si ricorda anche un Claudio di Dampierre, di cui la figlia Caterina, celebre allora per la singolare conoscenza delle lingue antiche e moderne, fu governatrice degli ultimi Valois. Gaspard, marchese, poi duca, poi maresciallo di Francia, si distinse nelle battaglie di Fontenoy, Raucoux e Lawfeld, durante la guerra di successione austriaca: uno dei suoi figli, Giulio, venne ghigliottinato nel 1794 dopo aver visto subire uguale sorte, un anno innanzi, al suo primogenito. Anna Antonio Giulio, vescovo di Châlons (1749-1830), fu deputato agli Stati generali. Come tanti altri, costretto a emigrare, rientrò in patria dopo il Concordato, ma riprese il titolo di vescovo soltanto nel 1817. Nel 1820 divenne arcivescovo di Tolosa e nel 1822 cardinale. Avversissimo alle cosiddette libertà della Chiesa gallicana, dispiacque in questo persino a Carlo X. Un suo nipote, Aimé Marie Gaspard, marchese e poi duca (1779-1865), fu come lui cattolico e legittimista intransigente. Luigi XVIII lo creò pari di Francia e gli affidò il comando dei granatieri a cavallo della guardia reale. Ministro prima della Marina (1821), poi della Guerra (1823), cercò di allontanare dall'esercito coloro che avevano servito la Rivoluzione o l'Impero. Cadde col Villèle nel dicembre del 1827 e, dopo il luglio del 1830, si ridusse a vita privata. Tra i vari rami della famiglia v'è quello savoiardo dei Clermont-Mont-Saint Jean. Giova infine ricordare che coi Clermont-Tonnerre era imparentato, per parte della madre, Camillo Cavour.