Uomo politico (Ugbrooke, Devonshire, 1630 - ivi 1673); commissario al Tesoro (1667) e tesoriere di casa reale (1668), ebbe parte continua e preminente negli affari finanziarî e amministrativi. In politica estera assertore di una azione antiolandese, in politica interna sostenne la tolleranza religiosa e il mantenimento delle prerogative reali. Cooperò alla conclusione del trattato segreto di Dover con Luigi XIV e ne fu uno dei firmatarî (1670). Fu il membro più coerente e disinteressato del "Ministero della cabala" sotto Carlo II e, nel 1672, quale lord tesoriere varò il nefasto progetto per il quale il Tesoro s'impegnava a provvedere il re di moneta a danno del credito commerciale. Si dimise nel 1673 quando Carlo II, revocata la dichiarazione di indulgenza, emanò il Test Act, che imponeva a tutti i membri del governo la confessione anglicana; tuttavia è impossibile accertare se si fosse accostato, come alcuni credono, al cattolicesimo. Morì forse suicida.