CLIMATIZZAZIONE
(App. IV, I, p. 471)
Gli ultimi decenni hanno visto l'affinarsi degli studi sul ''benessere termoigrometrico'', sviluppando i criteri suggeriti da P. Ole Fanger, mentre fra le svariate soluzioni tecnologiche atte a conseguire i requisiti desiderati si sono andati consolidando gli impianti a tutt'aria, quelli ad aria primaria e ventilconvettori, quelli a portata variabile, a tutt'aria o con post-riscaldamenti locali. Praticamente in disuso gli impianti con mobiletti a induzione e sempre meno adottati quelli a doppio condotto.
Le crisi energetiche degli anni Settanta hanno promosso la ricerca di soluzioni che consentissero risparmi energetici e stimolassero l'industria a produrre le necessarie apparecchiature. Per es., è sempre più frequente l'uso del recupero di calore o ''freddo'', e in alcuni casi anche di umidità, fra l'aria viziata espulsa e l'aria esterna di rinnovo, effettuato mediante speciali scambiatori.
È stato tentato, per la verità con scarso successo, l'impiego dell'energia solare per il riscaldamento degli ambienti. Sono state messe a punto, anche se la diffusione ne rimane ancora modesta, caldaie capaci di sopportare la condensazione del vapore acqueo contenuto nei prodotti della combustione, utilizzando pertanto il potere calorifico superiore dei combustibili. Sono sottoposti a revisione sotto l'aspetto dell'efficienza termodinamica i processi di produzione di calore e ''freddo'', e ripresi in considerazione quelli, peraltro già noti, della cogenerazione e della termopompa.
Nel settore degli impianti di riscaldamento trova diffusione crescente l'impiego di tubazioni di rame ricotto per la rete di distribuzione dell'acqua calda per l'alimentazione dei radiatori.
L'uso del rame è di regola accompagnato da un'impostazione circuitale caratterizzata da uno sviluppo prevalentemente orizzontale della distribuzione. Da poche colonne montanti (tipicamente una o due per vano scala e realizzate coi magisteri tradizionali, in tubo di acciaio) vengono alimentati a ogni piano un certo numero di piccoli collettori (tipicamente, nell'edilizia residenziale, uno per appartamento). Da questi collettori parte, per ogni radiatore alimentato, una coppia di tubi di rame opportunamente coibentati che collega direttamente, e senza giunzioni intermedie, il collettore con l'apparecchio terminale, correndo sul solaio al di sotto del pavimento.
Il sistema, nato essenzialmente per piccoli impianti ''individuali'' (per singoli appartamenti), si è poi esteso ad applicazioni più ampie per le effettive caratteristiche vantaggiose che esso presenta. Consente infatti forti risparmi di tempo per la posa in opera, pone minori vincoli architettonici d'inserimento. Per le caratteristiche di resistenza alla corrosione del rame, l'assenza di giunture e la presenza di coibentazione del tratto murato, ha mostrato una buona affidabilità e durevolezza; infine l'impostazione circuitale consente, pur in un impianto centralizzato, la gestione individuale del riscaldamento nello spazio alimentato da ciascun collettore (in particolare, per ciascun appartamento).
Estese sperimentazioni effettuate soprattutto negli anni Settanta hanno mostrato che la commisurazione della spesa alla quantità di calore effettivamente consumato, e la possibilità di gestione individuale dell'impianto, costituiscono uno dei più efficaci strumenti di risparmio energetico.
A partire dagli anni Ottanta è stata posta grande attenzione al problema della qualità dell'aria negli ambienti climatizzati, qualità determinata dall'assenza di elementi inquinanti di carattere fisico, chimico e biologico, con particolare riguardo alle forme d'inquinamento potenzialmente indotte dagli stessi impianti di climatizzazione. Da ciò consegue una revisione ancora in corso di alcune soluzioni progettuali e costruttive (specie per il rivestimento interno dei canali dell'aria, per la realizzazione dell'umidificazione, per l'impiego, la caratterizzazione e la manutenzione dei filtri dell'aria, per la determinazione dei tassi di aria esterna, ecc.).
È infine da segnalare la presenza sempre più capillare e il contributo sempre maggiore dell'informatica nella regolazione e gestione centralizzata degli impianti di climatizzazione.
Bibl.: P. Ole Fanger, Thermal comfort, Copenaghen 1970; J.A. Duffie, W. Betteman, Solar energy thermal processes, New York 1974; American Society of Heating, Refrigerating and Air Conditioning Engineers, New York, Handbooks: Fundamentals, Equipment, Applications, Systems.