CLOROMONADACEE (dal gr. χλωρός "verde" e μόνας "unità"; lat. scient. Chloromonadaceae)
Famiglia di Flagellati, a cellule per lo più con periplasto ben definito ma molto delicato che modificano spesso la loro forma; d'ordinario contengono numerosi granuli di clorofilla rotondi e ovali; senza macchia oculare. Prodotto di riserva: olio grasso. Esiste un sistema di 2-3 vacuoli contrattili all'apice anteriore. Nutrizione olofitica o saprofitica. Propagazione per divisione delle cellule, spesso avvolte da grossi strati gelatinosi, di forma generalmente subsferica (v. flagellati).
Sono descritti mezza dozzina di generi non sempre ben definiti. I meglio conosciuti sono: Vacuolaria Cienk., Chloramoeba Lagorh., Thaumatomastix Lautorb., tutti delle acque dolci. Con questi organismi nulla ha a che fare il gen. Chloromonas Gobi (1899), oggi ritenuto come sezione del gen. Chlamydomonas Ehr., da aggregarsi alle Volvocacee.
Bibl.: G. Senn, in A. Engler e K. Prantl, Nat. Pflanzenfamilien, I, i, Lipsia 1900, p. 170 seg.