Club di Roma
Organizzazione senza scopo di lucro e senza finalità politiche o religiose, aperto ai contributi intellettuali di scienziati e umanisti, economisti e politici, uomini d’affari e persone della società civile. È stato il primo forum internazionale ad affrontare le problematiche dello sviluppo su scala globale. Fondato a Roma nel 1968 dall’economista italiano A. Peccei (➔) e dallo scienziato scozzese A. King, il C. di R. è stato poi trasferito a Parigi, in seguito ad Amburgo e infine a Zurigo, dove attualmente si trovano gli uffici amministrativi.
Il primo rapporto del C. di R., pubblicato nel 1972 con il titolo The limits to growth, è stato un pionieristico studio che ha focalizzato l’attenzione sui limiti di uno sviluppo basato esclusivamente su un crescente sfruttamento delle risorse e ha evidenziato le connessioni tra salvaguardia dell’ambiente, utilizzazione dell’energia e sviluppo demografico. Curato per il C. dal System dynamics group del MIT (Massachusetts Institute of Technology), diretto da D. e D. Meadows, il rapporto si basa sulla proiezione a medio e lungo termine delle tendenze di crescita della società mondiale, calcolate secondo un modello matematico di simulazione, che consente di arrivare alla ‘datazione’ dei punti di rottura dovuti allo stesso processo di crescita. Malgrado la semplicità eccessiva del suo modello previsionale, il rapporto ha rappresentato l’apertura del dibattito internazionale sul progresso e lo sviluppo, sulla loro natura reale, i loro limiti e significati. Il peso sempre maggiore di problematiche globali, quali il sovrasfruttamento delle risorse e i cambiamenti climatici (➔ cambiamento climatico p), ha confermato la visione transdisciplinare del C. di R., che nel 2008 ha varato un nuovo programma strategico triennale, A new path for world development. Articolato in 5 categorie di problemi di valenza mondiale, interconnessi a livello di classe di raggruppamento, questo piano d’azione si propone di esaminarne la complessità, anche attraverso lo studio dei collegamenti interclasse: ambiente e risorse, globalizzazione, sviluppo internazionale, trasformazioni sociali, pace e sicurezza.