COCITO (Κώκυτος "il fiume del lamento", Cocȳtus)
Con l'Acheronte (v.) e il Piriflegetonte, è presso gli antichi uno dei corsi d'acqua infernali; lo troviamo anzitutto menzionato in Omero e nei frammenti orfici, ai quali sembra si sia ispirato anche Platone nella sua nota descrizione dei fiumi infernali, nel Fedone; nel Cocito per l'appunto, secondo la graduazione delle pene abbozzata nel Fedone, vengono immersi i comuni peccatori, mentre parricidi e matricidi sono tuffati nel Piriflegetonte. Il rapporto di questi corsi d'acqua fra loro, e con la grande palude Stigia (v. stige) è variamente accennato in Omero e Virgilio; nell'Inferno dantesco Cocito è formato dalla confluenza di tutti i fiumi infernali, e forma la "gelata" dell'ultimo cerchio ove sono confitti i traditori.