codice fiscale
Sistema di codificazione meccanografica che identifica ogni contribuente. Istituito nel 1973 nell’ambito del sistema di anagrafe tributaria, è composto da 16 caratteri alfanumerici per le persone fisiche (3 per il cognome, 3 per il nome, 2 per l’anno di nascita, 1 per il mese di nascita, 2 per il giorno di nascita e il sesso, 4 per il Comune italiano o Stato estero di nascita e 1 come funzione di controllo) e 9 caratteri numerici per le persone giuridiche, corrispondenti al numero di partita IVA (sequenza di cifre che identifica in modo univoco un soggetto che esercita un’attività rilevante ai fini dell’imposizione fiscale). Il c. f. è attribuito d’ufficio o su richiesta del contribuente dall’Agenzia delle entrate (➔). Può essere dato anche a cittadini stranieri e consente l’identificazione univoca a fini fiscali delle persone residenti sul territorio italiano. L’Agenzia delle entrate è l’unico organismo autorizzato a calcolare il c. f. secondo le modalità stabilite dal d.m. 784/1976 del ministero dell’Economia e delle Finanze sui sistemi di codificazione dei soggetti da iscrivere all’anagrafe tributaria. Nel caso in cui due persone abbiano nome e cognome molto simili e siano nate lo stesso giorno, nello stesso comune (omocodia), l’Agenzia delle entrate provvede alla modifica di uno degli elementi della codificazione sostituendo le cifre con una lettera. Il c. f. è obbligatorio per ogni soggetto che abbia o acquisti la qualità di contribuente e deve essere indicato su ogni atto indirizzato alle autorità fiscali.