CODRONCHI, Giovanni, conte
Uomo politico, nato a Imola il 16 maggio 1841 da Carlo Alessandretti, morto a Roma il 9 maggio 1907. Assunse il casato di un prozio materno, conte Giovanni Codronchi Argeli. Eletto tre volte deputato, prima che avesse raggiunto l'età prescritta, entrò alla camera il 28 maggio 1871, e militò nella destra, di cui seguì fedelmente le sorti. Legato d'intimità con M. Minghetti, ne fu, si può dire, l'erede spirituale nell'Emilia, dove le lotte da lui combattute contro il socialismo nascente ebbero tale vivacità da essere chiamate epiche da Giosuè Carducci. Stette ininterrottamente alla camera dal 1871 al 1889, nel quale anno (15 dicembre) entrò al senato. Fu segretario generale col ministro Cantelli (1875), prefetto a Napoli (1888-1890), a Milano (1900-1903), commissario civile in Sicilia (aprile 1896-agosto 1897), ministro senza portafoglio, e, infine, ministro della Pubblica istruzione (settembre-dicembre 1897).
Bibl.: O. Antognoni, Giovanni Codronchi, in l'Archiginnasio, IX (1914); R. Galli, in Resto del Carlino, nn. 11-12, 12-13 maggio 1907.