cogenitore
(co-genitore), s. m. Chi condivide con un’altra persona l’essere genitore di un figlio.
• Nei prossimi giorni [Paola Concia] incontrerà la ministra [Mara] Carfagna, [Carlo] Giovanardi, e anche la [Maria Stella] Gelmini. Ha una ricetta: «Voglio parlare di cose concrete, la politica parla molto male di omosessualità, per questo ho scelto di deideologizzare e di puntare sulla realtà. La proposta di modifica del codice civile che riconosce i co-genitori di una coppia lesbica o gay serve ad aiutare migliaia di bambini, già nati, che attendono una legge per la tutela dei nuclei in cui crescono». (Delia Vaccarello, Unità, 3 giugno 2008, p. 25) • [tit.] Quei cogenitori senza diritti / La Francia pensa a una legge [testo] «Ma quanti genitori ho?». Sono sempre più i bimbi che dopo una separazione dei genitori vivono insieme al nuovo partner e si pongono questa domanda. In Francia ora si sta dibattendo sul ruolo legale del cosiddetto «cogenitore». (Alessio Ribaudo, Corriere della sera, 28 luglio 2011, p. 23, Cronache) • Il fatto che un genitore assuma una o l’altra prospettiva deve avvenire sempre nella consapevolezza che la prospettiva dell’altro co-genitore è indispensabile. (Paolo Benanti, Osservatore romano, 9 aprile 2014, p. 4).
- Derivato dal s. m. genitore con l’aggiunta del prefisso co-.
- Già attestato nella Stampa del 30 gennaio 1982, Tuttolibri, p. 1 (Ernesto Gagliano), nella variante grafica co-genitore.
> coparentale.