cointegrazione
Caso in cui due o più serie temporali con trend stocastici si muovono congiuntamente in modo simile nel lungo periodo, tanto che sembrano possedere lo stesso trend. La definizione di c. è dovuta all’econometrico C.W.J. Granger che per tale ricerca è stato insignito, insieme a R.F. Engle, del premio Nobel per l’economia nel 2003
Per introdurre il concetto formale di c. tra due serie temporali, è necessario definire prima il concetto di integrazione di ordine 1. Una serie temporale {Xt} si dice integrata di ordine 1, se è non stazionaria, ma la serie temporale definita dalle differenze prime δXt=Xt−Xt−1 è stazionaria. Due serie storiche {Xt} e {Yt} integrate di ordine 1 si dicono cointegrate se esiste un coefficiente δ (detto coefficiente di cointegrazione) tale che la differenza Yt−δXt sia una serie storica stazionaria. Se le serie {Xt} e {Yt} non sono cointegrate, possono essere modellate congiuntamente tramite un modello VAR (➔) alle differenze prime, cioè con un modello VAR per le serie {ΔXt} e {ΔYt}. Se invece sono cointegrate, poiché il termine Yt−δXt è stazionario, questo si può inserire come regressore addizionale nel modello VAR. Per es., nel caso di un modello con un solo ritardo, ΔYt=β10+β11ΔYt−1+α10+α11ΔXt−1+γ1(Yt−δXt)+ε1; ΔXt=β20+β21ΔYt−1+α20+α21ΔXt−1+γ2(Yt−δXt+ε1t. Il termine Yt−δXt è detto termine a correzione di errore e il modello prende il nome di modello a correzione d’errore vettoriale. Il modello a correzione d’errore si distingue da quello VAR per la sola aggiunta del termine Yt−δXt. Se le serie {Xt} e {Yt} sono cointegrate, inserire tale termine porta a predizioni più precise per ΔXt e ΔYt. Quindi è importante capire se le due variabili siano cointegrate o meno per poterle modellare correttamente. A tal fine, è necessario, innanzitutto, ricorrere all’esperienza e alla teoria economica per decidere se l’ipotesi di c. sia verosimile. Successivamente, una investigazione grafica dei dati può suggerire l’eventualità della presenza di cointegrazione. Infine, l’ipotesi di c. può essere verificata attraverso appositi test statistici. Poiché nel caso di c. i valori Yt−δXt descrivono una serie stazionaria, l’ipotesi che Yt e Xt non siano cointegrate può essere testata verificando l’ipotesi che la serie Yt−δXt abbia una radice unitaria. Quando δ è ignoto, questo deve essere preventivamente calcolato attraverso una stima dei minimi quadrati del modello Yt=α+δXt+ut. Una volta effettuata la stima di δ, si usa un test del tipo t di Dickey-Fuller, basato sulla verifica della presenza di radici unitarie nei residui di questa regressione. Tale procedura è chiamata EG-ADF (Engle-Granger Augmented Dickey-Fuller).